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ARMATA ROSSA - Orgoglio ivoriano a Napoli


L'Armée Rouge di Luca Ciriello, fuori concorso al Laceno d'oro International Film Festival 2020 è visibile fino al 13 dicembre. Una produzione Parallelo 41 Produzioni e Lunia Film.


ARMATA ROSSA - Orgoglio ivoriano a Napoli
"L'Armée Rouge" di Luca Ciriello
Nella periferia est di Napoli Idrissa Koné, un ragazzo ivoriano, vive con i suoi amici in una casa fatiscente, un vero e proprio container, e ha una grande passione per il coupé décalé un genere musicale della Costa D’Avorio nato a Parigi nel 2000. Idrissa ha fondato il gruppo "L’Armée rouge" con altri ivoriani con la speranza di diventare un giorno il re del coupé décalé e dimostrare a tutti di avercela fatta.

Luca Ciriello segue il protagonista e i suoi amici nei giorni che precedono la grande festa di Natale che stanno organizzando e aspettando con ansia durante la quale Idrissa, in arte Birco Clinton, si esibirà con la sua band, i quali si definiscono una sorta di “guerriglieri dello spettacolo”. Una comunità poco conosciuta quella ivoriana di Napoli che il regista mostra nella loro quotidianità dopo un prologo scioccante durante il quale uno dei ragazzi racconta la morte della madre e la forza che ha dovuta avere per cavarsela da solo: “Il nostro obiettivo è batterci, combattere per essere ricchi, per arrivare ad un livello superiore, vivere bene e fare un buon ritorno a casa per non vivere più le stesse cose di prima”. Uno scopo che accomuna tutti loro dimostrato dalla passione che impiegano nella buona riuscita della loro festa del 24 dicembre in un sottoscala che per loro si trasformerà in una discoteca nella quale potranno dimostrare quanto valgono.

"L’Armée rouge" accende, quindi, i riflettori su una comunità quasi invisibile nel capoluogo partenopeo, che cerca un riscatto da un passato difficile e vive con positività nonostante sia ai margini. Lo stesso documentario sembra rispecchiare questa “nicchia” nella quale i ragazzi protagonisti sono rinchiusi, bisognosi di farsi conoscere ma dei quali alla fine del film, incipit a parte, si capisce poco, anche dello stesso genere musicale che li rappresenta e li ispira, forse perché inconsciamente restii ad aprirsi agli altri che li ignorano e quindi a raccontarsi nel profondo.

09/12/2020, 11:40

Caterina Sabato