DILLO AL MARE - Un dramma velato di mistero
Delfo (
Gianluca Potenziani) e Salina (
Giulia Todaro) sono innamorati e hanno in comune un passato doloroso: orfani entrambi, lui scultore, lei musicista, un giorno prendono in affitto dalla misteriosa Emma (
Daniela Poggi), una casa affacciata sul mare. Emma è stata una concertista di livello internazionale con un’esistenza tormentata divisa tra gli ideali del ’68 e violenze incancellabili e con un presente incerto. Emma riesce a conquistare il cuore di Salina che vorrebbe prendere lezioni di musica da lei per affinare le sue capacità ma qualcos’altro sembra unirle. Il loro rapporto non va a genio a Delfo che giudica la donna instabile e pazza ed è convinto che abbia qualcosa da nascondere. Per Salina in particolare, però, questa vacanza sul mare e la vicinanza con Emma si rivela un modo per riflettere su sé stessa, per indagare sulle proprie origini che le sono state a lungo nascoste.
In un’atmosfera avvolta nel mistero i due giovani protagonisti si lasciano andare a continui e confusi dialoghi recitati con l’intensità da una soap opera in una messa in scena didascalica e scialba che non rende giustizia a un romanzo che racconta temi che potevano essere riproposti in un modo più accattivante e curato anche con pochi mezzi: il passato doloroso di Emma, il coinvolgimento nella lotta armata, una gravidanza non desiderata, l’amore per la musica, le crisi esistenziali di due orfani.
Daniela Poggi rende come sempre un’interpretazione impeccabile, teatrale, ma purtroppo fuori luogo rispetto al contesto per niente appassionante che tratta vicende tragiche “spiegandole” troppo e svuotandole in questo modo di pathos.
Riccardo Sesani dirige, dunque, un dramma che risulta forse troppo legato al testo e per questo motivo poco convincente e a tratti estenuante.
09/01/2021, 09:05
Caterina Sabato