SEEYOUSOUND 7 - Ospite Pivio con "Nothin' at all"
NOTHIN' AT ALL (Italia, 2021) di
Matteo Malatesta e Pivio sarà presentato in anteprima nella sezione Into The Grove del SEEYOUSOUND 7 International Music Film Festival: Can’t Stop Music! On line sulla piattaforma PLAYSYS | on site al Cinema Massimo MNC di Torino dal 19 al 25 febbraio.
Il film – programmato nella sezione Into The Grove, dedicata agli inediti italiani - nasce per documentare il ritorno di Pivio all’attività concertistica, a maggio 2019 dopo 35 anni di rarissimi live e una carriera dedicata alla musica da film con il sodale Aldo De Scalzi. Portato alla notorietà internazionale da Hamam – Il bagno turco diretto da Ferzan Ozpetek, Pivio ha composto oltre 150 colonne sonore sia per il cinema che per la televisione, vincendo tra gli altri tre David di Donatello e quattro Nastri d'Argento. Il documentario si evolve in un racconto biografico visionario fatto di digressioni personali e creative tra il regista Matteo Malatesta e il musicista, che esprime anche il ritrovato piacere del palco bruscamente interrotto dalla pandemia, e la speranza di superare il grande buio in cui si trova ora la musica live.
Il 3 maggio del 2019 Pivio tornava a calcare un palco in qualità di cantante. Il documentario “Nothin' at all” diretto da Matteo Malatesta racconta quel particolare momento, svoltosi a La Claque di Genova, con il fondamentale aiuto di un gruppo di fantastici musicisti: Andrea Maddalone alle chitarre elettriche, Massimo Trigona al basso fretless, Lorenzo Ottonello alla batteria e con la partecipazione di Luca Cresta al piano elettrico, Gianpiero Lo Bello alla tromba, Roberto Tiranti alla voce, Marco Odino alla chitarra elettrica e, ovviamente, Aldo De Scalzi alla chitarra elettrica e Claudio Pacini al mix. Nel concerto Pivio ripercorre la sua attività discografica solista più recente, mettendo in scaletta i brani degli album lanciati negli ultimi 5 anni: It's fine anyway, Lodging a scary low hero e Mute, più un omaggio agli Scortilla, lo storico gruppo new-wave fondato dal musicista nel ‘79. Ma nel film – tra paesaggi onirici e momenti di riflessione evocativa - Pivio racconta anche la sua personale visione del mondo della musica, e più in generale della vita artistica: i sentimenti, i tanti dubbi e le poche certezze accumulati in quarant'anni di attività ed in particolare negli ultimi cinque, in cui ha provato a realizzare nuovi progetti musicali in quasi totale solitudine.
“Tutte esperienze che richiedevano un ulteriore sviluppo,” – commenta il musicista – “la definitiva prova del fuoco cioè la loro esecuzione dal vivo. E, come spesso accade, proprio quando ti rendi conto che il sapore del palco che avevi totalmente dimenticato, l'adrenalina che ti entra in circolo ad ogni brano che man mano stai eseguendo, la gioia che puoi provare nel vedere il pubblico soddisfatto per quello che ha sentito e visto condividendo con te tale soddisfazione, ecco, proprio quando riassapori tutto questo e ripeti a te stesso “voglio rifarlo”, arriva l'inaspettabile. E così tutti i tuoi buoni propositi sono costretti, nella migliore delle ipotesi, ad essere rimandati, nella dolorosa attesa che l'inaspettabile venga superato. Ecco perché Nothin' at all diventa per me un documento fondamentale, perché mi aiuta a tentare di sperare, mi aiuta a ricordare che la storia potrebbe non essere ancora finita e che forse tornerà il momento per rimettersi in gioco … non sarà facile ma quando sarà possibile, se sarà possibile, come tanti altri musicisti che stanno cercando di resistere al grande buio in cui siamo sprofondati, proverò a farmi trovare pronto.”
“La biografia risulta essere un filo conduttore che racconta esplicitamente la visione artistica di Pivio, e implicitamente anche il mio percorso creativo ed emotivo degli ultimi 2 anni." - dichiara Matteo Malatesta - "Per entrambi il film è un ‘punto’ di arrivo e di riavvio artistico e creativo.”
18/01/2021, 12:13