CINEASTE - La prima newsletter sul cinema delle donne
E' nata lo scorso ottobre e ha iniziato da subito a far parlare di sé: si chiama
Cineaste ed è una newsletter dedicata al cinema e in particolare ai film diretti da registe donne e non binary, e alla diversity nel cinema. A idearla e curarla è la critica
Chiara Zanini, firma di Sentieri Selvaggi, Jacobin, Wired, Il giornale dello spettacolo e altre testate.
Come è nata l'idea e quando?
«Ci pensavo da tempo, ma è stato durante il primo lockdown che l’idea ha iniziato a prendere forma. I miei articoli sui film da vedere e sulle politiche culturali raccoglievano interesse e ho iniziato a condividere più contenuti sui social. Ora che le sale sono chiuse segnalo film in streaming (anche gratuiti), notizie e letture da recuperare perché non riconosciute come tali dalla stampa mainstream. Lo sguardo è rivolto ad un cinema non commerciale, perciò anche a cinematografie da molti considerate minori. Per aver segnalato corsi e festival che hanno escluso le donne (Est Film Festival o Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, ad esempio)
ricevo insulti e minacce di querele, ma è tutto verificabile: il cinema è ancora un ambiente dominato dagli uomini, come molti altri. Si tratta quindi di far emergere l’esistente, dando maggiore visibilità a registe, concorsi, festival e iniziative che non seguono la corrente».
Com'è il rapporto con il pubblico?
«Un dato che mi colpisce è il numero di iscritti tra gli addetti ai lavori, insomma persone che credevo non si sarebbero interessate ai miei consigli di visione e di lettura perché hanno come me una buona formazione. Si è venuto a creare un punto di riferimento alternativo grazie anche alle persone che ogni settimana segnalano un film che hanno appena visto su qualche piattaforma (o al cinema, quando sono aperti!), una masterclass, o un appuntamento, una riflessione, dei dati, un articolo. Credo che parte del successo si debba al fatto che questa proposta arriva in forma del tutto gratuita. Per continuare a lungo avrò bisogno di più sottoscrizioni spontanee, ma l’idea di fondo è che a donare siano le persone per cui una spesa di 30 euro l’anno, o 10 euro utilizzando lo sconto, non è così significativa. Spero che i professionisti che mi seguono diano quel piccolo contributo che è sufficiente perché questa lettura rimanga accessibile per chi è più giovane o patisce la crisi. Per questo ho aggirato l’imposizione dei 30 euro annuali richiesta dalla piattaforma che invia la newsletter e ho applicato tariffe molto più basse (
leggi qui come fare per pagare meno). Chi è indeciso/a può leggere qui
tutte le precedenti uscite prima di scegliere e seguire il
gruppo Facebook Cineaste».
Il sito è
cineaste.substack.com04/02/2021, 09:29
Carlo Griseri