SCACCHI AL CINEMA - Il libro sul gioco più cinematografico
Un libro per raccontare tutti i film in cui si gioca a scacchi.
Claudio Nobile si addentra in un mondo fatto di suspance e disfide epocali che hanno segnato la storia del cinema.
Come mai ti è venuto in mente di scrivere questo libro?
"Da una parte l’amore per gli scacchi, il più antico e popolare gioco al mondo, dall’altra la curiosità di “collezionare” i film pertinenti - come era avvenuto analogamente per il precedente Tennis al cinema - hanno stimolato il desiderio e la necessità di annotare tutti film che avessero al loro interno almeno una scena scacchistica. I pochissimi libri inerenti non mi soddisfacevano per i criteri adottati, pertanto ho pensato realizzare un libro che non fosse un mero dizionario dei film, quanto piuttosto una guida orientativa del binomio scacchi&film strutturata in appositi capitoli tematici. In collaborazione con mio padre Bruno, in tre anni di ricerca ho visto e analizzato oltre 1500 film a partire dal primo cortometraggio documentato datato 1903, il britannico A Chess Dispute".
Hai visto il successo della serie "La Regina degli scacchi"? Cosa ne pensi?
"Certamente. Anni fa lessi e amai il libro di
Walter Tevis da cui è tratta - uno dei romanzi più belli sugli scacchi - la cui realizzazione è molto fedele al libro. Come è noto la produzione si è avvalsa della consulenza di Garry Kasparov e Bruce Pandolfini e bisogna riconoscere che è stato fatto un grande lavoro. La storia concorre a smentire che le donne non siano psicologicamente strutturate per gli scacchi e il successo mondiale ha riacceso un notevole interesse per il gioco. In particolare gli scacchi che si muovono sulla superficie del soffitto creati dalla mente di
Beth Harmon sono un’idea originale e di grande impatto".
Qual è, secondo te la partita più avvincente giocata in un film?
"Difficile sceglierne una in particolare. Il problema delle partite nei film è vederle nella loro interezza, perlomeno riuscire a seguirne sufficientemente bene le mosse. Ci sono film sugli scacchi dove la scacchiera non è mai inquadrata per davvero come Ivory Tower! La grande partita è un ottimo film non solo perché commemora "l'incontro del secolo" tra Bobby Fischer e Boris Spassky del 1972 ma anche per l’introspezione psicologica dei personaggi, mentre In cerca di Bobby Fischer è un buon film che ha come protagonista un bambino. Se invece vogliamo parlare di sensualità, la scena più seducente è senza dubbio quella celeberrima e insuperata de Il caso Thomas Crown".
E qual è il più famoso?
"Se fosse per i siti di cinema, i servizi televisivi e più in generale la memoria collettiva i film di scacchi sono i soliti noti: "
Casablanca", "
007 dalla Russia con amore", "
2001: odissea nello spazio", a discapito di pellicole in cui gli scacchi hanno un ruolo molto più centrale (purtroppo subito dimenticati o sfuggiti alla grande distribuzione). Senza nulla togliere all’importanza di questi grandi classici, abbiamo voluto creare un capitolo apposito sui film propriamente sugli scacchi intitolato “28 film sovrani” anche con lo scopo di restituire visibilità e dignità a quei film che lo meritano davvero. Il settimo sigillo, ad esempio, non è un film sugli scacchi sebbene l’allegoria della partita contro la morte sia di grande suggestione e sia il film “scacchistico” che vanta il maggior numero di parodie. Discorso diverso per "
Blade runner" che non solo riteniamo essere uno dei film più sopravvalutati della storia del cinema, ma ha anche una scena di scacchi poco significativa e nemmeno originale; la partita di scacchi evocata è la cosiddetta Immortale (disputata da Adolf Anderssen e Lionel Kieseritzky nel 1851) già omaggiata in un film di Maya Deren del 1944".
Quando e come uscirà questo libro?
Il libro è già disponibile, è pubblicato dalla StreetLib in formato elettronico ed è presente sui principali rivenditori specializzati online (Ibs, Lafeltrinelli, Kobo etc) e quanto prima anche su Amazon.
12/02/2021, 11:35
Stefano Amadio