Note di regia di "Unguarded"
L’esperienza di "
Unguarded" può essere spiegata più chiaramente con una delle storie vere raccontate nel film. Un detenuto, noto per le sue frequenti fughe dalle principali carceri brasiliane, è stato mandato in una struttura dell’APAC. Naturalmente in molti erano scettici su questa decisione e si aspettavano che sarebbe scappato il giorno successivo. Anche perché, dopotutto, non ci sono guardie che gli impediscano di andarsene. Ma uno dei volontari dell’APAC intuì l’opportunità di fidarsi del metodo e, cosa altrettanto importante, di fidarsi del detenuto. La mattina dopo il detenuto era ancora lì. E la mattina dopo. E la mattina dopo. Infine, alcuni volontari dell’APAC gli hanno chiesto perché lui, un detenuto noto per la fuga, non fosse fuggito dalla prigione dell’APAC. La sua risposta? «Nessuno sfugge all’amore». Come si può vedere nel film, le sue parole ora decorano una delle pareti della prigione. Unguarded mostra questo amore per l’essere umano e lo propone agli spettatori come una valida alternativa a un sistema che nella maggior parte dei casi è fallimentare.
Simonetta D'Italia-Wiener