Note di regia di "Blu38"
La regia vuole raccontare una storia di conflitti personali attraverso un unico personaggio femminile, utilizzando anche suoni (voci, musica e rumori) per ricostruire lo spazio mentale dello stesso. Ovvero vuole, attraverso la percezione alterata e parzialmente fantasiosa del soggetto principale, riuscire a descrivere una realtà oggettiva di malessere reale. Fondamentali la musica e i suoni, le voci percepite dalla protagonista che tenta di ricostruire e capire, non solo se stessa, ma la realtà esterna e ciò che in essa sta accadendo. Film di attrice (poiché per quasi tutto il film è presente quasi sempre un solo personaggio femminile, nello specifico una madre) ma anche di dettagli e di suoni (rumori, musica). L’ambientazione claustrofobica contribuisce a descrivere lo stato di isolamento della protagonista che, nonostante le vicissitudini subite, riesce a far emergere il carattere femminile forte e determinato pronto ad affrontare le avversità della vita. Nasce così una storia avvincente e dall’atmosfera misteriosa che suscita il desiderio di procedere verso una conclusione che passo dopo passo si svela sempre più enigmatica fino alla soluzione finale che chiude in modo netto un periodo e ne fa nascere un altro di speranza e di rinascita.
Roger A. Fratter