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GIVE ME THE END YOU'RE AT - Storie di Senzatetto


Il documentario diretto da Oreste Crisòstomi, Alessandro Deflorio e Simone Santamaria racconta la comunità di COPE Galway in Irlanda attraverso le testimonianze dei protagonisti.


GIVE ME THE END YOU'RE AT - Storie di Senzatetto
"Give me the end you’re at"
A Galway, in Irlanda, un gruppo di senzatetto accolti in una comunità tentano di rimettere in sesto le loro vite o di trascorrere gli ultimi anni rimasti con dignità e serenità. I registi Oreste Crisòstomi, Alessandro Deflorio e Simone Santamaria seguono la quotidianità dei protagonisti e dei volontari che si prendono cura di loro: anziani che intonano canzoni popolari, che lavorano a maglia, che raccontano le loro storie finalmente al sicuro sotto un tetto, ma anche uomini e donne che hanno ancora tanta strada da percorrere.

Come chi ha perso tutto, famiglia, lavoro, amici non a causa di una dipendenza da droga o alcol, come si crede di tutti i clochard, ma per colpa di una malattia ancora più devastante, la depressione, o chi era “destinato” a questa vita già dall’infanzia, o come chi aspetta speranzosa una casa nella quale finalmente il futuro le sorriderà. Tutti hanno, però, in comune lo stesso sguardo, radioso e candido, che suscita in un solo istante commozione perché comunica tutta la gioia per aver finalmente dato una svolta alla propria vita.

Il titolo "Give me the end you’re at" è stato suggerito dalla poetessa irlandese Rita Ann Higgins prendendo spunto da una frase pronunciata in una scena del film da due anziane che si passano il capo di un filo di lana ma che, in riferimento a una citazione biblica, si può interpretare come “passami i tuoi problemi”.

Che è un po’ lo spirito di questo documentario girato in un suggestivo bianco e nero che mostra anche alcuni volontari percorrere le strade del centro e delle periferie di Galway in cerca di senzatetto da aiutare, da accogliere, da ascoltare, facendosi carico dei loro “fardelli”, delle loro paure e ferite profonde, offrendo loro un’esistenza diversa. Così come gli abitanti della comunità COPE Galway accolgono i problemi gli uni degli altri scorgendo nel prossimo la bellezza della vita, dei contatti, tornando ad avere fiducia nell’umanità.

01/04/2021, 19:43

Caterina Sabato