DETOUR FILM FESTIVAL 8 - I vincitori
È giunta al termine l’8a edizione del Concorso Internazionale di Detour Film Festival, sezione competitiva dedicata a lungometraggi di finzione e film documentari che affrontano il tema del viaggio nelle sue molteplici incarnazioni.
Da giovedì 3 a domenica 6 giugno ha riportato in sala al Multiastra di Padova quasi mille spettatori, che hanno potuto assistere, nel rispetto delle norme di sicurezza e del coprifuoco, a opere inedite in Italia, provenienti dai principali festival cinematografici italiani e stranieri.
La serata conclusiva di domenica ha visto assegnare i riconoscimenti dell’edizione di quest’anno: il Premio per il Miglior Film di Detour 2021, il Premio Speciale della Giuria per la migliore opera dedicata al tema del viaggio e il Premio del Pubblico.
A decretare i vincitori tre affermati professionisti del settore: Raffaella Giancristofaro, giornalista professionista e critica cinematografica e Martina Melilli, artista audio-visiva e regista, entrambe presenti in sala, e il regista e sceneggiatore Filippo Meneghetti, in collegamento da Marsiglia.
Unanime il giudizio positivo sulla selezione dei film in concorso da parte dei giurati che hanno apprezzato inoltre la scelta di unire insieme opere di fiction e documentari. Se Martina Melilli ha parlato di «rispondenze tra le opere in concorso», Raffaella Giancristofaro ha sottolineato di aver trovato «molto sensata questa selezione proprio perché la forma documentaria e la forma fiction si intersecano, si rincorrono si sovrappongono. La mia idea sarebbe di viaggiare oltre nei festival e di vedere i documentari non trattati in una selezione a sé ma insieme agli altri. Il Detour lo fa già e quindi siete avanti». Concorde anche il giudizio positivo di Filippo Meneghetti che ha aggiunto come «in tutte queste forme una cosa sicuramente mi ha colpito, ricordandomi quanto la dialettica e il rapporto con l’altro siano fondamentali. Le opere in concorso mi sono sembrate uno straordinario strumento per rapportarsi all’altro».
Consonanza perfetta nell’assegnazione del Premio per il Miglior Film a “Lillian” di Andreas Horvath (Fiction, Austria 2019). «Ispirandosi e riattualizzando il reale spostamento a piedi che Lillian Arling realizzò tra New York e la Russia circa un secolo fa – si legge nella motivazione - Andreas Horvath e la sua attrice protagonista Patricja Planik portano lo spettatore in uno spazio statunitense inatteso, peculiare, spiazzante. "Lillian" è un'esperienza di cinema puro, un viaggio cinematografico ed esistenziale, affascinante e radicale, che spinge chi lo guarda a rivedere le proprie mappe fisiche e concettuali. Una produzione temeraria e strutturalmente anarchica, che infrange ogni convenzione del road movie».
Molto soddisfatti sia il regista Andreas Horvath, che in collegamento video ha promesso di festeggiare con un buon vino italiano d’annata, sia l’attrice protagonista Patricja Planik che ha voluto commentare la vittoria con un ricordo personale: «Recentemente sono stata a Danzica, questo leggendario posto per il movimento Solidarnosh, un luogo dove la generazione dei nostri genitori ha combattuto per la libertà, e io penso che la libertà sia una vitale e straordinaria componente della vita. Penso che Lillian Allin nel suo viaggio sia riuscita a trovare la sua strada per essa».
Vince il Premio Speciale della Giuria “Sea-Watch 3” di Nadia Kailouli e Jonas Schreijäg (Documentario, Germania 2019). «Il reportage giornalistico di Jonas Schreijäh e Nadia Kailouli – questa la motivazione - documenta con la giusta distanza la missione privata di soccorso nelle acque del Mediterraneo ad un gruppo di profughi partiti dalla Libia con la speranza di approdare a Lampedusa. Girato a bordo dell'omonima nave capitanata da Carola Rackete nel 2019, offre un punto di vista immediato e inedito sui protagonisti di quel salvataggio, ed emoziona profondamente pur evitando attentamente ogni spettacolarizzazione del fenomeno migratorio».
Esprimendo il proprio voto al termine di ciascuna proiezione, il Pubblico ha infine voluto premiare “The Valley” di Nuno Escudeiro (Documentario, Italia/Francia 2019).
«Mi ha fatto molto piacere riscontrare come il gusto del pubblico sia stato vicino a quello dei Giurati. – ha concluso Marco Segato, Direttore Artistico del Festival – “The Valley” è arrivato primo ma al secondo e al terzo posto tra le preferenze dei votanti troviamo proprio i film premiati dalla Giuria. Questa corrispondenza tra scelte della Critica e scelta del pubblico è proprio uno degli obbiettivi di Detour e questo risultato ci dice che la direzione che abbiamo intrapreso è quella giusta».
L'ottava edizione di Detour Film Festival è organizzata dall'associazione Cinerama ed è sostenuta dal Comune di Padova, dal Comune di Abano Terme, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e gode del patrocinio della Regione del Veneto e dell’Università degli Studi di Padova. Media Partner: Il Mattino di Padova.
07/06/2021, 14:56