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ISCHIA FILM FESTIVAL 19 - Allan Starski: "Che rimpianto
non aver girato con Polanski il film su Pompei"


ISCHIA FILM FESTIVAL 19 - Allan Starski:
Allan Starski
Non ha paura che la computer graphic soppianti il suo mestiere, quello di scenografo, o – come preferisce chiamarlo – di “production designer”. E confessa: “Il segreto? Un lavoro certosino di studio e approfondimento di usi, costumi, architetture e atmosfere del periodo in cui č calato il film”. Allan Starski, premio Oscar per la scenografia di Schindler’s List, riceve a Ischia il premio alla carriera, applaudito dal pubblico della Cattedrale diroccata dell’Assunta, sul Castello aragonese, teatro della diciannovesima edizione dell’Ischia Film Festival. “Quest’isola č fantastica, č la mia quinta volta: l’ho scoperta grazie al film ‘Il talento di Mr Ripley’”, aggiunge.

Poi, perň, racconta di un grande rimpianto: “La mancata realizzazione di un progetto con Roman Polanski, con il quale avremmo dovuto realizzare un film su Pompei ed Ercolano, che č il sogno di ogni scenografo e di chiunque coltivi il senso della bellezza. Avevo anche effettuato i sopralluoghi, del resto sono legatissimo alla Campania. Ma sarebbe stata una produzione onerosa, e in Europa non ci sono budget cosě significativi. In piů Roman non scende a compromessi: cosě abbiamo dovuto rinunciare”.

Con la pandemia Starski ha dovuto ‘congelare’ alcuni progetti: “In particolare avremmo dovuto girare un film su Marlene Dietrich, cercando in particolare luoghi che si prestassero al racconto e avevo pensato anche alla Spagna e a Ischia per ricostruire la Hollywood degli anni ’30. Il segreto per un location manager? Non lasciarsi sedurre dai luoghi perché belli, ma cercare anzitutto che siano funzionali alla storia e alle esigenze del regista”.

Starski ha accompagnato la proiezione di “Oliver Twist”, film di Roman Polanski del 2005: “Un progetto bellissimo e di cui sono orgoglioso: per ricostruire la Londra di Dickens della prima rivoluzione industriale ho dovuto attingere agli archivi del British Museum. Un lavoro certosino e attento: fare il production designer a certi livelli richiede approfondimento e cultura generale. Poi, perň, possiamo anche prenderci anche qualche licenza”.

29/06/2021, 19:14