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CANNES 2021 - "Marx puo' aspettare", Bellocchio e Camillo


Presentato a Cannes 2021 e contemporaneamente in uscita nelle sale italiane l'ultimo documentario di Marco Bellocchio, insignito nell'occasione della Palma d'oro alla Carriera sulla Croisette. Bellocchio, attraverso la sua famiglia, fa rivivere la storia di suo fratello, senza filtri o pudori, quasi una indagine, che ricostruisce un’epoca storica e tesse il filo rosso di tanto suo cinema.


CANNES 2021 -
Un pranzo di famiglia diventa l'occasione per ricostruire, a 50 anni di distanza, la morte (e la vita) di Camillo Bellocchio, fratello gemello del regista morto suicida a fine 1968, oggetto misterioso fin dalla più tenera età per i fratelli e la famiglia, mai pienamente realizzato e sempre evidentemente infelice.

"Marx può aspettare" è il mezzo con cui Marco Bellocchio prova a far pace con il senso di responsabilità per un destino che forse avrebbe potuto evitare, per un fratello gemello che forse non ha mai davvero compreso. Da un vissuto così intimo, ricostruito grazie alle parole e ai ricordi suoi e degli altri testimoni ancora vivi - a volte più chiari, a volte più radi, in più occasioni anche constrastanti - Bellocchio riesce a narrare un pezzo di storia d'Italia e le dinamiche di molte famiglie, divise tra aspirazioni e realtà, in un periodo - gli anni '50 del "boom" e gli anni '60 dell'impegno politico - in cui il rischio era di guardare troppo a se stessi o di rivolgersi troppo lontano (Marx, appunto, ma anche il Vietnam e le lotte politiche del mondo). Con la concreta possibilità - come avvenuto ad esempio alla famiglia Bellocchio - di non capire, non vedere i drammi più vicini, i problemi più prossimi. Di un amico, o in questo caso di un fratello. Bello ma infelice, divertente ma profondamente amareggiato dalla vita.

Non bastasse (e basterebbe), il pregio di "Marx può aspettare" è anche quello di permettere al cinefilo, o anche al semplice spettatore dei film di una vita di Marco Bellocchio, di rileggerne alcune pagine, alcuni momenti, alcune scene con un occhio più consapevole. Lì c'è evidente Camillo, là c'è chiara la reazione della madre al suo suicidio, là ancora c'è trasparente l'impotenza di un fratello di fronte alla morte del gemello. E viene subito voglia di rivederli ancora una volta, per capire di più.

15/07/2021, 18:58

Carlo Griseri