IL CENTENARIO - ALBERTO SORDI - Ultima
settimana di apertura per la mostra
Giunge all’ultima settimana di apertura la Mostra “
Il Centenario – Alberto Sordi 1920 – 2020” nella leggendaria Villa dell’attore, nel cuore di Roma.
C’è tempo, infatti, fino al primo agosto per visitare la Villa, aperta al pubblico per la prima volta in occasione di questa mostra. Un’occasione imperdibile, già colta da oltre 60.000 spettatori, nonostante le numerose chiusure causate dal Covid, per scoprire i vari ambienti della casa, conservati negli anni così come sono stati lasciati dall’indimenticabile Alberto Sordi, per illustrarne la vita e la lunga carriera attraverso documenti inediti, oggetti, abiti, fotografie, video, curiosità. Un’esperienza immersiva e totalizzante, un viaggio spettacolare alla scoperta dell’artista e dell’uomo privato.
Negli INTERNI della Villa, i visitatori scopriranno, all’inizio del percorso, il Teatro che Sordi fece costruire per rappresentazioni private o proiezioni con pochi amici. Un vero gioiello architettonico, con tanto di camerini per gli attori, una galleria di sculture commissionate a Spadini e un fondale ad opera di Severini. All’interno del Teatro, come in una sorta di presentazione generale, si racconta il piccolo e poi il giovane Alberto, inserito nel suo contesto di origine, tra le amate sorelle Aurelia e Savina e il fratello Giuseppe, la madre maestra e il padre musicista che tanto ha influito nella sua prima formazione.
Si potranno visitare poi la palestra - con il toro meccanico con cui Sordi faceva a gara con gli amici, la bicicletta con cui andava in giro, la cyclette, e tanti altri attrezzi sportivi - i saloni, con i bellissimi De Chirico che Sordi aveva acquistato direttamente dal pittore, suo amico; il suo studio, allestito così come lui lo aveva lasciato, la camera da letto dove muore nel febbraio 2003 e, ancora, la curiosa e unica barberia.
I visitatori troveranno poi all’ESTERNO due tensostrutture allestite per ospitare i tantissimi documenti, gli audio, i filmati, per percorrere in maniera puntuale i momenti principali dagli inizi: il doppiaggio, la radio, i film. Di particolare interesse i manoscritti autografi di copioni, le sceneggiature per la radio, il Giro d’Italia per il quale Sordi fece il cronista, e gli sketch radiofonici con i personaggi di Mario Pio e Conte Claro; uno spazio dedicato a “Mamma mia che impressione”, primo film scritto e prodotto da Sordi nel 1951, che si potrà vedere interamente nella saletta cinema. E poi ancora una grande sezione dedicata al Sordi segreto, con sette capitoli pieni di curiosità: attraverso ricordi, foto e materiale inedito, si racconta Sordi benefattore, Sordi e gli animali (la sua passione per i cani, i cavalli…), l’intenso rapporto del nostro con le donne (Sordi scapolo d’oro, fidanzato sempre, sposato mai), etc.
A completamento della Mostra, i due cataloghi Skira a cura di Alessandro Nicosia, Vincenzo Mollica, Gloria Satta, Maria Cristina Bettini e Gina Ingrassia.
27/07/2021, 11:49