LOCARNO 74 - "Il Mostro della Cripta"
Un omaggio sentito, sincero e divertito al cinema e alle atmosfere horror degli anni '80, quello più genuino firmato John Landis e Joe Dante, ma anche a telefilm dell'epoca e a fumetti "alla" Dylan Dog, musiche iconiche e vestiti (ai tempi) alla moda:
"Il Mostro della Cripta" di Daniele Misischia è un piacevole ristoro nella calda estate, troppo lungo (si sfiorano le due ore complessive) ma gradevole al punto giusto.
In un paesino dell'Emilia in cui nulla mai succede, Bobbio, un gruppo di ragazzini nel 1988 si diletta girando un horror di serie B, per passare il tempo e provare a conquistare la "bella" del paese (un inizio che ricorda un altro omaggio al passato come "Super 8" di J.J. Abrams). Il regista del gruppo è anche un appassionato di fumetti, e tra le pagine dell'ultimo albo acquistato ritrova alcuni dettagli di Bobbio (città di nascita e crescita di
Marco Bellocchio, qui simpaticamente canzonato - il figlio Piergiorgio è tra i produttori), in cui esisterebbe un misterioso e temibile mostro nascosto in una cripta.
Da lì a poco tempo dopo la situazione degenera, i vicini di casa - i Valmont - si rivelano non solo spaventosi ma anche temibili, i ragazzi assediati chiederanno aiuto al fumettista (
Lillo Petrolo, perfettamente in parte) e proveranno a salvare il mondo.
Zeppo di citazioni e simpatici rimandi alla cultura degli anni '80 (dalle scenografie alle musiche, dai costumi ai dialoghi, ce ne sono troppi per scoprirli tutti), "
Il mostro della cripta" si conferma un perfetto prodotto di intrattenimento, una sorta di involontario contraltare a un altro horror italiano estivo - più serioso e cupo - che vuole omaggiare i suoi predecessori, "A classic horror story" di De Feo e Strippoli.
12/08/2021, 09:09
Carlo Griseri