VENEZIA 78 - "Notte Romana": un assaggio della vita nella Capitale
Valerio Ferrara, giovane regista classe 1996, ci regala con "
Notte Romana" un assaggio della vita nella Capitale, dove in ogni quartiere si respira un’aria diversa, che riempie i polmoni di usi e costumi, di modelli culturali e relazionali, ben distinti gli uni dagli altri.
Roma ha mille facce e in questo cortometraggio ad incontrarsi sono la Roma popolare ed emarginata e la Roma borghese e un po’ annoiata. Dall’incontro si sviluppa una narrazione che mette in risalto i punti di scontro di questi due mondi fra loro (quasi) sconosciuti.
La tensione prorompe sulla scena scaraventando via il passivo discorrere del gruppo di amici, in un crescendo pressoché istantaneo verso uno stato di ferocia animalesca, alla cui origine c’è la primitiva contesa di una ragazza. Da quel momento, il livello di tensione attorno all’incerta sorte che aspetta il protagonista non dà segno di calare, rimane alto e incessante per tutta la durata del corto, riuscendo addirittura in certi passaggi a toccare dei picchi che spingono la sbarra ancora un po’ più in su.
Ben riuscito è anche il finale, che si muove su due binari emotivi paralleli ma volti in direzioni opposte. Infatti, il colpo di scena conclusivo da una parte dà avvio allo scioglimento del dramma e quindi alla risoluzione del conflitto che minaccia il protagonista, dall’altra introduce una nuova spinta drammatica che colpisce il ragazzo con una metaforica ma tragica pugnalata al cuore. Resta l’amaro in bocca, per una vittoria che sa di sconfitta.
11/09/2021, 08:45
Gabriele Nunziati