Note di regia di "Le Donne di Zeri"
Mi sembra importante dare evidenza a quelle forme di lavoro e stili di vita che hanno trovato un rapporto armonico con la terra, l’aria, l’acqua, che sono anni luce davanti al mondo occidentale che ancora non comprende a fondo che il vero tesoro da scoprire e proteggere è il nostro pianeta.
L' agricoltura non può aver luogo se non nella natura; perciò se non è fiorente la seconda non può esserlo la prima.
Ma sappiamo anche che la natura comprende noi stessi. Non è un luogo in cui arriviamo, partendo da qualche sicuro punto di osservazione all'esterno. Siamo immersi in essa e ne facciamo parte mentre la usiamo. Se la natura non fiorisce non fioriamo neanche noi.
Quindi la giusta misura dell'agricoltura è la salute del mondo e la nostra, ed è inevitabilmente un unica misura.
Quella misura che presuppone una riconciliazione tra noi e il nostro mondo, tra economia ed ecologia tra il domestico e il selvatico.
Oggi più che mai, in piena crisi economica, l’uomo dovrebbe avere il coraggio, l’intelligenza e la voglia di partire nuovamente da zero, per offrire alle future generazioni un mondo meno sbagliato nel quale noi stiamo ancora vivendo. Ed anche se il progetto potesse essere più modestamente interpretato come un viaggio attraverso il buono, il pulito ed il giusto, per tutti quelli che vogliono migliorare, avremo, noi che ci crediamo, già raggiunto positivamente il nostro scopo.
Walter Bencini