FILM FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI DI LUGANO
8 - Conclusa l'edizione 2021
Entusiasmo e partecipazione in termini numerici e anche in termini di coinvolgimento emotivo, per la ottava edizione di FFDUL - Film Festival Diritti Umani Lugano, che si è svolta dal 13 al 17 ottobre a Lugano nei Cinema Corso e Iride. Fatta salva una fisiologica flessione - che ha accumunato in questi mesi tutti gli eventi post Covid - il riscontro è certamente positivo, con le sale spesso piene al massimo consentito rispetto alle normative e un pubblico partecipe nei dibattiti e nei momenti di confronto anche al di fuori della sala. Un buon successo anche per la piattaforma streaming, utilizzata sperimentalmente per la prima volta in questa edizione a corollario della proposta in presenza, che diventerà uno degli strumenti dal prossimo FFDUL.. ( www.festivaldirittiuamani.stream)
Successo, inoltre, anche per le proiezioni riservate ai soli studenti (89 classi provenienti da tutto il Cantone, con una fascia di età fra i 16 e i 19) tornate dopo un anno di stop, con giovani particolarmente attenti e partecipi su temi attualissimi, e vicini alla vita dei ragazzi stessi e proposti dai film in rassegna.
Fra i vari film proposti, per il loro impatto sul pubblico, molti dei quali visti anche dagli studenti e/o fruibili anche in streaming, sicuramente ricordiamo: Coded Bias di Shalini Kantayya, documentario inserito nel Focus Diritti e tecnologia (curato dalla giornalista culturale Chiara Fanetti, una novità i focus tematici che diverranno un appuntamento fisso di FFDUL) che riflette su come l’intelligenza artificiale sia un campo estremamente condizionato da pregiudizi; QUO VADIS, AIDA? di Jasmila Žbani, nominato agli Oscar e ai Golden Globe Awards, sui giorni terribili dell’occupazione di Srebrenica da parte dell’esercito serbo; The Translator di Rana Kazkaz e Anas Khalaf , vincitore dell’Audience Award Biografilm Larger Than Fiction 2021 sulla situazione siriana; Holy Highway di Gianluca Monnier e Andrée Julikà Tavares che opera una riflessione, ambientata in India ma universale, sull’insostenibile prezzo dello “sviluppo”; il poetico Taming the Garden di Salomé Jashi, film che ha ottenuto la Menzione speciale Cinéma du Réel 2021 e il Best Feature Film FICUNAM Messico 2021, storia di un collezionista di alberi, metafora, allo stesso tempo surreale e tangibile, della violenza dello sradicamento e dei rapporti privi di equilibrio tra uomo e natura.
Fra gli ospiti, la presenza di Oleg Sentsov (con NUMBERS) e Alexander Nanau (che ha ricevuto il Premio Diritti Umani per l’autore del FFDUL2021, al Festival con COLLECTIVE e TOTO AND HIS SISTERS), attraverso la narrazione delle rispettive vite, scelte e opere cinematografiche, hanno sicuramente lasciato un segno profondo nel pubblico.
Accanto a loro, tanti altri registi, attori, giornalisti ed esperti, hanno accompagnato e arricchito le cinque giornate di FFDUL2021, fra questi: Javier Luque Martinez, Liliana Garcia Sosa, Salomè Jashi, John Baptist Onama, Claudio Guarnieri, Karma Choekyi, Gigi Donelli, Gianfranco Fattorini e molti altri ancora.
Altrettanto significativo è risultato il lavoro di condivisione e scambio che si è venuto a creare, non solo con il pubblico, ma anche fra gli stessi ospiti, le associazioni e le ONG presenti, impegnati nella lotta per il diritti umani in luoghi e con modalità assai differenti, ciascuno nel proprio ambito e territorio.
Un pensiero particolare FFDUL lo manda a Gino Strada, cui il festival è stato dedicato, e a tutti coloro che come lui si impegnano attivamente, e completamente, per la salute (non solo fisica) e la dignità delle persone nei territori di guerra. Tema affrontato in particolar modo in occasione del dibattito successivo alla visione di THE CAVE di Feras Fayyad
“Siamo felici e orgogliosi di non aver rimandato, rallentato, fermato il FFDUL2021. – affermano Antonio Prata e Roberto Pomari, rispettivamente direttore e presidente del Film Festival Diritti Umani Lugano - La pandemia non ha fermato l’urgenza di attenzione verso i diritti umani, la violenza e le discriminazioni, in molti casi, anzi, le criticità si sono moltiplicate; e noi non abbiamo voluto fermare il bisogno di conoscere e ‘fare’ in ogni direzione, a casa nostra come in paesi vessati da guerre e abusi di potere. L’amo rilanciato anche con questa edizione, crediamo, darà i suoi frutti. Il Festival che non avrebbe dovuto esistere c’è stato, e i commenti ricevuti, pubblici e privati, i dibattiti suscitati fuori e dentro la sala, i volti e le voci dei giovani studenti, sono un’onda preziosa. Arrivederci dal 19 al 23 ottobre 2022 con nuovi progetti, nuovi e, purtroppo, vecchi temi. Saremo comunque sempre pronti a sottolineare il nostro impegno contro ogni forma di discriminazione. Grazie al pubblico di FFDUL, grazie ai film e ai loro autori, grazie a tutti coloro che hanno lavorato al e per il Festival, grazie a tutti coloro che lo sostengono.“
Un grazie ancora, fra gli altri, al DFAE – Dipartimento Federale degli Affari Esteri con cui da anni FFDUL lavora in rete per sollecitare il dibattito su temi chiave nella tutela dei diritti umani di base; all’USI – Università della Svizzera Italiana per la nuova collaborazione che ha visto, fra gli altri, la riproposizione del film MIDNIGHT TRAVELLER di Hassan Fazili, in una sala gremita; ad AMCA che all’interno di FFDUL consegna, ormai da anni, il suo Premio giornalistico Carla Agustoni.
Per il FFDUL, anche in questa edizione 2021, è stata imprescindibile anche la collaborazione con le organizzazioni che operano direttamente a difesa e promozione dei Diritti Umani e a sostegno delle persone colpite dalle tante violazioni degli stessi. La collaborazione con queste organizzazioni valorizza l’impegno del festival nel promuovere approfondimenti, scambi, confronti sul fondamentale tema dei diritti umani. Analogamente tante le associazioni e le realtà che collaborano con il FFDUL.
Il Film Festival Diritti Umani Lugano, inoltre, ha costituito nel 2015 il network nazionale dei Film Festival e Forum sui Diritti Umani, insieme a FIFDH di Ginevra e Human Rights Film Festival Zurich. Oltre confine, il festival collabora con il Festival dei Diritti Umani di Milano.
17/10/2021, 18:17