SGUARDI ALTROVE FILM FESTIVAL 28 - Tutti i vincitori
E’ giunta al termine la 28.ma edizione di
Sguardi Altrove Film Festival, la storica manifestazione internazionale dedicata al cinema a regia femminile tenutasi da venerdì 22 a sabato 30 ottobre. Il festival è stato pensato in formula ibrida, in presenza e on line: le proiezioni in presenza si sono svolte a Milano, all’Anteo Palazzo del Cinema e al Wanted Clan, mentre le proiezioni on demand fruibili sulla piattaforma MYmovies. I film vincitori sono stati premiati venerdì 29 ottobre in diretta streaming sui canali social della manifestazione e dal vivo presso l’Anteo Palazzo del Cinema.
Per il Concorso internazionale lungometraggi a regia femminile Nuovi Sguardi, la giuria composta dalla regista Antonietta De Lillo, la produttrice Francesca Cima, il giornalista e critico cinematografico Armando Lostaglio, la giornalista, critico teatrale e cronista di cinema Simona Spaventa, ha attribuito il Premio Cinema Donna alla regista egiziana Ayten Amin per il film SOUAD: un’indagine, più attuale che mai, sulla percezione delle ragazze, e del proprio corpo, sui social network. Il film è stato premiato con la seguente motivazione: “SOUAD è un'opera di formazione, di solidarietà giovanile, in un impeto di freschezza pur in un mondo di latente sopraffazione. La giovinezza diventa catarsi e sublimazione del pensiero che vuole spingersi oltre, lontano”.
Sempre all’interno del concorso Nuovi Sguardi il PREMIO MOVIEDAY è stato assegnato al film svedese ALWAYS AMBER di Lia Hietala e Hannah Reinikainen, selezionato da Antonello Centomani, Founder & CEO e Lucio Basadonne, Indie Guru: “Oggi, 27 Ottobre 2021, il DDL Zan, che avrebbe previsto l'inasprimento delle pene verso le discriminazioni contro omosessuali, transessuali, donne e disabili è stato bloccato. L'Italia non avrà la legge contro l'omofobia. Questo per noi è un motivo in più per assegnare il premio Movieday al documentario Always Amber con l'impegno di portarlo nelle sale italiane. Con la speranza che la sua storia di accettazione e rielaborazione dei temi di identità e genere, affrontata con leggerezza e potenza di linguaggio, possa essere un ulteriore tassello per la crescita di questo paese” – questa la motivazione condivisa dalla giuria.
Incetta di premi invece per l’israeliano FOUR MOTHERS di Rephael Levin e Dana Keidar Levin (Israele) che racconta la storia del primo movimento civile condotto da donne che ha sfidato lo status quo nella storia di Israele, quando le madri dei soldati hanno protestato contro la guerra in Libano. Il film è stato selezionato come vincitore del Premio WIFT&M Italia “perché, attraverso un racconto documentaristico stilisticamente impeccabile, ripercorre la storia di quattro madri straordinarie che, con il loro impegno, la loro determinazione e le loro lunghe battaglie per la pace, hanno determinato un cambiamento della linea politica di Israele e la fine dell’occupazione del Libano meridionale dopo 22 anni. Partendo da una vicenda concreta e singolare, "Four Mothers" riesce a diventare un racconto emblematico dell'intreccio tra sentimenti privati e dimensione pubblica e politica, in cui l'amore materno si manifesta come forza dirompente capace di agire sulla grande Storia.”- dichiara la giuria. Inoltre ha ricevuto una menzione speciale conferita dalla Giuria Nuovi Sguardi con la seguente motivazione: “Ogni madre è nel profondo il luogo incontenibile della forza poetica per aver donato la vita. La loro lotta è lo sguardo sul divenire di un figlio che viene crudelmente rubato. Ogni madre esprime un impareggiabile impeto dell'anima”.
Una menzione speciale, quella della Giuria di WIFT&M Italia, spetta anche ad Ayten Amin per il film SOUAD, già vincitore del Premio Cinema Donna.
Nel concorso #FrameItalia, vetrina dedicata al cinema italiano e aperta anche alla regia maschile, il Premio del Pubblico è andato a Stefano Filippi con HO BISOGNO DI ME, presentato in anteprima assoluta al Festival: un film documentario, una storia esemplare, un’espressione di coraggio, un omaggio alla bellezza, un dono di sé.
A guadagnarsi invece il Premio SNGCI assegnato dalla giuria Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani, è stato il film A IMMAGINE DI DIO di Bianca Rondolino: “che racconta la storia del rabbino Levi, nato nel 1957 a Long Island, New York, mettendo a fuoco il tema universale dell’intersessualità, vissuta anche generazionalmente, in famiglia, prima di lui da sua nonna e dalla sua bisnonna, nel ripetersi di una consapevolezza, anche intimamente sofferta, considerata inaccettabile. Un racconto cinematograficamente realizzato come un documentario, con l’uso di archivi e immagini ritrovate, attraverso una sceneggiatura che unisce, in una ricostruzione inedita, la storia di un viaggio verso l’impegno della fede e insieme di una scelta vissuta come una “conquista’ ripetutamente negata” – questa la motivazione della giuria, composta dalle giornaliste Laura Delli Colli (Presidente), Fulvia Caprara (La Stampa) e Stefania Ulivi (Corriere della Sera).
Il SNGCI ha deciso anche di attribuire una menzione speciale a CHE FINE HANNO FATTO I SOGNI? di Patrizia Fregonese De Filippo: un’inchiesta tra i giovani anche ‘attivisti’ e impegnati di cinquant’anni fa e le nuove generazioni che diventa specchio della realtà ma anche viaggio tra desideri svaniti o profondamente cambiati.
Due i premi previsti per la sezione SGUARDI (S)CONFINATI, uno al MIGLIOR FILM e uno al TALENT UNDER 35, entrambi attribuiti dalla giuria composta da Sara Migneco, illustratrice; Marcello Zeppi, Presidente Montecatini International Short Film Festival e Maddalena Merlino, regista, sono stati assegnati rispettivamente ai cortometraggi EN CAMINO e SISTER. EN CAMINO (Italia) di Maria Giuditta Vattese, Isabella Cortese e Federico Fenucci è stato premiato con la seguente motivazione: “In Messico la violenza sulle donne ed il femminicidio sono endemici e la cultura machista domina incontrastata. En Camino è un film militante, coraggioso e necessario che dà voce a tutte quelle donne che non hanno diritti nel loro paese. Attraverso una narrazione classica ma potente, grazie all’uso sapiente della fotografia ed al lavoro sui personaggi, En Camino ci mostra le attiviste e sopravvissute che ogni giorno si battono per una società più equa. Un esempio di lotta per tuttǝ a qualunque latitudine”. Mentre il secondo riconoscimento, assegnato in collaborazione con il comune di Rho, spetta a SISTER di Alina Dotsenko (Russia), definita dalla giuria: “Un’opera prima di grande potenza narrativa, realizzata in un’unica location, sapientemente fotografata. La regista dimostra una piena maturità nella direzione delle attrici ed è grado di stupirci con una storia semplice dal forte impatto emotivo”.
I selezionatori di Sguardi (S)confinati hanno inoltre assegnato 2 menzioni speciali, la prima a GOOD GIRL di Raheleh Karami (Iran): “Un piccolo film che racconta la violenza patriarcale di un’intera società attraverso una storia che potrebbe svolgersi a qualunque latitudine. La regista riesce a costruire un crescendo di forte tensione drammatica in grado di spiazzare lo spettatore di scena in scena”; la seconda a CEMILE di Belkis Bayrak (Iran) con la seguente motivazione: “La storia di una fighter adolescente nella Turchia patriarcale. La regista lavora sulla protagonista costruendo un personaggio sfaccettato, che esce dagli stereotipi cinematografici del genere sportivo, costruendo l’immagine di una ragazza forte senza nasconderne le contraddizioni e fragilità” – questa il motivo della vittoria.
Tutti e 4 i film premiati hanno inoltre duplicano la vittoria guadagnandosi il premio Streeen, che permetterà il passaggio dell’opera sulla suddetta piattaforma.
Presente anche quest’anno il Premio The Giornaliste assegnato dal collettivo di giornaliste esperte di cinema e serie tv Valentina Ariete, Margherita Bodino, Gabriella Giliberti, Sonia Serafini, Eva Carducci. Vincitore IL TEMPO E I GIORNI di Alessia Buiatti con la seguente motivazione: “L'adolescenza, la scoperta del mondo e l'amore nella sua espressione più pura. In tempo sospeso la storia di due ragazzini che scelgono di giocare ai grandi per restare insieme, la tenerezza che si scontra con le difficoltà della vita e le ingiustizie delle scelte altrui. Senza il "c'era una volta" o il "vissero felici e contenti", ma un'alba che li cambierà per sempre. Colmo di dolcezza, che mai come ora serve nel cinema e nella vita”.
Infine, la GIURIA GIOVANI, animata da studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha ritenuto COINS DI NICOLE HUMINSKI (GERMANIA) meritevole di un riconoscimento:”per l’originalità stilistica che coinvolge tutti gli aspetti tecnici dell’audiovisivo e sensoriali dello spettatore; capace di raccontare un disturbo attraverso un intreccio che scava e deforma la mente della protagonista, accompagnandoci in un graduale percorso di svelamento, che oggi più che mai risulta presente nella nostra quotidianità”
29/10/2021, 22:00