Note di regia di "QuarantacinqueQuindiciVentiquattro"
QuarantacinqueQuindiciVentiquattro è una storia ambientata in Sicilia, in una Palermo della fine degli anni Ottanta.
E’ un corto che mostra degli stereotipi: l’impiegato cimiteriale indolente, la mamma apprensiva col figlio adulto che per lei è ancora u picciriddu, il marito assuefatto dalla moglie, il figlio senza arte nè parte che pensa solo a mangiare.
E poi la smorfia, il sogno premonitore e la sua interpretazione, sogno che, in questo caso, se giustamente interpretato poteva far arricchire la famiglia Mantrillo. Situazioni comiche che con ironia vogliono colpire i luoghi comuni propri della Sicilia.
QuarantacinqueQuindiciVentiquattro, è un cortometraggio comico dal retrogusto amaro, infatti solo nella primavera 2021 nelle pagine di cronaca regionale è rimbalzata la notizia che al cimitero dei Rotoli di Palermo non c’era posto per le bare e che non si trovavano più i morti lì sepolti. Angela davanti la lapide che doveva contenere le spoglie dello zio, dirà al marito “Totò, si futteru u zio…”
E Totò all’impiegato che chiede “Ma avete guardato bene?” risponderà “C’è tutta la famiglia Canzonieri al gran completo”.
Ma lui, come la moglie ha solo l’interesse venale di trovare il defunto per poter giocare al Lotto e trarne un guadagno economico e quindi non importa loro, denunciare il fatto che la salma non si trovi...
Emma Cecala