Note di produzione di "Piccolo Corpo"
Il viaggio di "
Piccolo Corpo" comincia nel 2016, grazie all’incontro tra Nadia Trevisan produttrice di Nefertiti Film e Laura Samani, giovane e brillante regista esordiente.
Tutto è nato in Friuli Venezia Giulia: Piccolo Corpo è un film che nasce dal territorio, poiché storie come quella di Agata, la protagonista del film, popolano le memorie di molti paesi friulani. I produttori, che già con "
Menocchio" di Alberto Fasulo (Concorso Internazionale Festival di Locarno 2018) avevano portato una “piccola” storia locale nei cinema europei, hanno scommesso nuovamente sul proprio territorio d’origine che, non a caso, è anche lo stesso di Laura Samani e di Nefertiti Film.
Dato questo importante punto di partenza, la produzione ha costruito un progetto su misura per un’opera prima molto ambiziosa: un film in costume, girato per la maggioranza con non‐attori, quasi interamente in esterno, con distanze geografiche significative da un punto di vista organizzativo e logistico. Quello che ha permesso lo sviluppo di questo film è stato infatti il costante confronto tra la parte creativa e quella produttiva. Trattandosi di un'opera prima, infatti è stato fondamentale un dialogo aperto sia con gli interlocutori finanziari, costantemente aggiornati sui passi approntati, che con il team creativo. Ogni decisione è stata presa di concerto e questo ha generato un clima di fiducia reciproca che ha permesso alla struttura produttiva di diventare sempre più solida. Fondamentali sono stati anche i percorsi di alta formazione che hanno accompagnato il film in specifici momenti di sviluppo, produzione e post‐produzione. I training ai quali il progetto ha partecipato hanno arricchito il dialogo sul film che ha così acquisito un respiro internazionale. Questo atteggiamento aperto ha generato una serie di successi, sia in campo finanziario che di riconoscimento del progetto nelle platee produttive europee più rilevanti. "
Piccolo Corpo" infatti cresceva di anno in anno, e man mano che la credibilità sul progetto si rafforzava, maggiori diventavano gli apporti artistici e produttivi dall’esterno. La produzione francese Tomsa Films di Thomas Lambert e la slovena Vertigo di Danijel Hočevar hanno fatto il loro ingresso nella struttura coproduttiva cooperando attivamente e apportando al progetto il loro peculiare punto di vista. La solidità della produzione ha permesso di affrontare situazioni difficili, come la sospensione dovuta alla pandemia. Le riprese infatti si sono divise in due sessioni principali nel 2020, una a febbraio ‐ marzo e una nell’autunno, generando uno sforzo significativo da un punto di vista logistico e produttivo. Le riprese si sono tenute quasi interamente in Friuli Venezia Giulia, con una partenza in Veneto e una chiusura a Roma; la troupe, internazionale, ha visto il susseguirsi di apporti italiani, francesi e sloveni sia in fase di shooting che di post‐produzione.