Note di produzione di "Rigoletto al Circo Massimo"
Nell'estate del 2020 il Teatro dell'Opera affida a Damiano Michieletto la regia del Rigoletto da allestire al Circo Massimo, uno spazio capace di ospitare al suo interno un palcoscenico di 1500 metri quadri. L'Italia, come il resto d'Europa, è appena uscita da tre mesi di chiusura totale e questo spettacolo è un segno concreto di ripartenza. I limiti imposti sono molti, primo fra tutti il distanziamento tra cantanti e ballerini. Michieletto matura da subito l'idea di una messa in scena ambiziosa dove il cinema, inteso come degli operatori steady in scena e una regia live che rimanda il tutto su un maxischermo, diventa centrale. Indigo Film entra a far parte della compagine produttiva per seguire questo aspetto. È capendo che tipo di lavoro si sarebbe andati ad approntare che si decide di produrre, parallelamente allo spettacolo, un documentario, affidato a Enrico Parenti, in grado di raccontare questa avventura, consapevoli che si stava vivendo senza dubbio un tempo straordinario: l'allestimento della prima (e unica) nuova regia d'opera del 2020, in piena pandemia, dimostrando, non senza un certo timore e insieme entusiasmo, che si poteva e si doveva ripartire, anche a costo di riscrivere le regole della messa in scena. Questo è, dunque, anche il racconto di come i limiti, spesso, possano trasformarsi in creatività. È sotto questo spirito che va in scena Rigoletto al Circo Massimo. Ed è da quella regia che nasce successivamente l'idea di rimontare il materiale video a disposizione, per realizzare un film opera che potesse portare lo spettarore dentro alla scena, facendogli assumere un punto di vista nuovo, in una contaminazione di teatro, cinema e opera. Nasce in questo modo Rigoletto al Circo Massimo di Damiano Michieletto.