TRIESTE FILM FESTIVAL 33 - Anche in streaming
In occasione della 33esima edizione (21-27 gennaio 2022), il
Trieste Film Festival diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo troverà infatti un canale dedicato sulla piattaforma in streaming di Nexo Digital, che propone ai suoi spettatori concerti, film d’autore, contenuti d’arte, documentari, musica, teatro, opera, balletto, corti, approfondimenti culturali.
Nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino, il Trieste Film Festival è il primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell’Europa centro orientale: da più di trent’anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”.
Un nuovo modo per il Festival per vivere tutto l’anno ed essere presente in streaming con alcuni dei suoi titoli più belli in una delle Costellazioni di Nexo+, i canali tematici che la piattaforma in streaming di Nexo Digital dedica all’arte e alla cultura. Quella del Trieste Film Festival andrà così ad aggiungersi alle 6 Costellazioni già presenti sul canale - quelle di Elisabetta Sgarbi, Far East Film Festival, Feltrinelli Real Cinema, Scuola Holden, Teatro Franco Parenti e AAMOD.
Tra i primi titoli che a partire dal 21 gennaio saranno presenti sulla Costellazione Trieste Film Festival:
The Father di Kristina Grozeva e Petar Valchanov
Miglior Film TSFF 2020
Il giorno dopo la morte di Valentina, Vassil (il marito in lutto) e il figlio Pavel scoprono che la donna continua a provare a chiamare la zia e vicina di casa al telefono. Appassionato di fenomeni soprannaturali e convinto che la moglie voglia mettersi in contatto con lui dall’aldilà, Vassil parte per incontrare un famoso medium, costringendo il distaccato figlio Pavel ad andare con lui per assicurarsi che il vecchio padre, un po’ fuori di testa, non si cacci in situazioni pericolose. Sarà proprio questo viaggio sgangherato e assurdo che li aiuterà ad affrontare il senso di colpa che provano per la persona che hanno perso e a riscoprire la loro relazione.
The Other Side of Everything di Mila Turajlić
Vincitore all'IDFA nel 2017
Una porta chiusa dentro un appartamento di Belgrado ha tenuto una famiglia separata dal proprio passato per oltre 70 anni. Un film che è una conversazione intima della regista con la madre, mentre la "frattura" politica dentro l'appartamento rivela una casa e un paese tormentati dalla Storia.
Chriss the swiss di Anja Kofmel
Miglior Documentario TSFF 2019
Croazia, gennaio 1992: nel bel mezzo della guerra in Jugoslavia, Chris Würtenberg, un giovane giornalista svizzero, viene trovato morto nell'uniforme di una truppa di mercenari internazionali…
L'euforia dell'esistenza di Réka Szabó
Miglior documentario al TSFF 2020
Éva Fahidi aveva vent’anni quando fece ritorno in Ungheria da Auschwitz Birkenau. Era sola, 49 membri della sua famiglia erano stati uccisi, tra cui sua madre, suo padre e la sua sorellina. Settant’anni dopo, all’età di 90 anni, a Éva viene chiesto di partecipare a una performance teatrale riguardante la sua vita.
Asimmetria di Maša Nešković
Anteprima assoluta al TSFF 2020
Tre storie, tre generazioni e tre modi di affrontare l’amore.
Una ragazza e un ragazzo trascorrono insieme gli ultimi giorni della loro spensierata pausa estiva, mentre si avvicina il giorno in cui la ragazza dovrà lasciare il paese per sempre. Una giovane donna e un giovane si incontrano ascoltandosi attraverso le pareti di un vecchio edificio. Si legano rapidamente e si buttano in una appassionata relazione amorosa. Mentre esplora con lui la città che aveva lasciato da bambina, la giovane inspiegabilmente sente di averlo già incontrato prima. Una donna e un uomo si separano dopo 20 anni di matrimonio. Ognuno di loro cerca di trovare un posto tutto suo, ma c’è qualcosa che impedisce loro di andare avanti. L'estate è calda, le strade di Belgrado si riempiono delle storie vuote di queste coppie che si intrecciano in modo quasi casuale.
L'uomo con la lanterna di Francesca Lixi
Premio Corso Salani TSFF 2018
Metà degli anni '20. Un bancario sardo, Mario Garau, viene distaccato in Cina dal Credito Italiano per lavorare come funzionario della Italian Bank for China, negli uffici di Tientsin e di Shanghai. Era l’epoca delle Concessioni Internazionali e dei Trattati Ineguali. Quel bancario era lo zio della regista. Attraverso foto, documenti e filmati inediti, questo film narra la storia di Mario Garau, testimone di un mondo rimosso e sconosciuto, ma racconta anche di come la sua vita, per oltre 30 anni, si sia intrecciata con quella della regista.
21/01/2022, 13:08