Note di produzione de "Il Legionario"
Riteniamo che questo progetto abbia una valenza molto forte in questo momento storico del nostro paese. Si parla spesso di accoglienza, migranti, italiani di seconda generazione, ma spesso non si capisce a pieno cosa significa vivere queste dinamiche dal di dentro. Papou, autore bielorusso naturalizzato italiano, vuole restituire un punto di vista altro, una soggettiva da dentro, appunto, e lo fa immaginando una situazione estrema, simbolica: un celerino di colore costretto a sgomberare i propri familiari da una casa occupata in cui lui stesso è cresciuto. Uno scontro di culture, ma soprattutto un conflitto identitario. Secondo recenti indagini, Roma risulta al primo posto in Italia con 92 insediamenti abusivi all’interno di altrettanti edifici, 66 dei quali ad uso abitativo, e 12 mila occupanti. Il soggetto del film tocca da vicino la capitale, dove il film è ambientato, ma anche altre città italiane come Napoli e Milano, ed è al centro di accese discussioni politiche e considerazioni etiche. Come imprenditori del settore culturale ci è sembrato urgente e opportuno portare, con i nostri strumenti, l’attenzione su questi temi e riteniamo che Papou abbia avuto la giunta spinta per fare un film all’altezza di una questione tanto spinosa attraverso una messa in scena schietta ed efficace.