GIULIA - Dopo Venezia al cinema dal 17 febbraio
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Giulia" è un film tremendamente attuale, che ci offre uno spaccato alquanto sconvolgente di un certo senso di smarrimento che permea la nostra contemporaneità. C’è una verità in questo film di
Ciro De Caro, ricercata fortemente dal regista e recitata perfettamente da questi suoi personaggi così reali, così naturali, da sembrare quasi finti.
Quasi finti perché forse non siamo più abituati ad incontrare al cinema persone così vere, libere di essere sé stesse; tutto di solito è scritto e definito, il carattere è delineato, la trama è decisa, sensata, il trucco è perfetto. Qui invece di trucco non ce n’è neanche l’ombra e l’inganno non si percepisce se non lontanamente. Giulia e i suoi compagni di avventure, o forse, meglio, compagni di accadimenti, sono così, sono i nostri non così giovani vicini di casa che si trascinano in un’esistenza fatta di eventi che sembrano succedere a loro insaputa, loro malgrado. Una continua lotta tra la libertà e la voglia di avere qualcosa di cui occuparsi, di trovare un senso alle giornate, di avere dei mezzi che permettano di fare delle cose, anche solo di andare un giorno al mare.
Ciro De Caro ha saputo con grande talento girare un film in cui sembra non capitare nulla e a rendere questo nulla pieno e denso, come se fosse tutto.
Una leggerezza solo apparente che diventa pesante, questo vagare senza una meta di attori passivo-aggressivi di un agire che fa venire l’ansia a chiunque abbia cercato di costruire la sua vita intorno a delle certezze, che siano lavorative, economiche o familiari, che qui invece non esistono, debolmente cercate e subito allontanate da tutti, da Giulia, che vaga, galleggia, alla ricerca del suo posto nel mondo. E ‘l naufragar m’è dolce in questo mare.
16/02/2022, 09:00
Beatrice Tomassetti