MIO CUGINO PEPPINO - Il 26 marzo a Erchie
Sabato 26 marzo al Nuovo Cinema Paradiso di Erchie, sarà proiettato il film “
Mio cugino Peppino” opera originale di Federico Rizzo, regista brindisino. Il film, che ha suscitato la curiosità di molti giornalisti presenti alla scorsa conferenza stampa si potrà vedere alle ore 19:00 e alle ore 21:00. Si tratta di una divertente commedia che documenta e racconta la Valle d’Itria, i valori e la semplicità; le tradizioni e la bellezza. Gli attori sono tutti pugliesi. Dalle ambientazioni poetiche della Valle D’Itria unite alla capacità di mettersi in gioco degli interpreti principali si è ottenuto un prodotto esclusivo e originale con un lato umano che fa riflettere. Il film racconta di un giornalista quarantenne di Milano che vive di stenti, sottopagato e si nutre di prodotti da discount. Un giorno riceve un’eredità da parenti sconosciuti e si reca in Puglia ma scopre che l’eredità sarà solo una piccola quota di una cava di sassi.
La nota positiva, è che il protagonista si lega ad un simpatico cugino che pesa 180 chili e che parla la lingua del luogo, ma che a differenza sua ha un tenore di vita invidiabile. Il giornalista sopraffatto da tutto questo benessere e con pochi spiccioli in tasca si gode il momento e si abbandona a delle mangiate monumentali e a delle bevute dionisiache, inoltre per deformazione professionale fa delle gran chiacchierate con la gente del posto, in particolare con gli agricoltori che definisce i veri eroi moderni, coloro che si battono contro la globalizzazione e che tutelano il nostro più grande patrimonio: la natura, i suoi frutti e i suoi animali. Come se non bastasse fa amicizia con ragazze autentiche e le interroga sui loro sogni, infine inizia a maturare l’idea di vivere in Puglia e perché no, trovare l’amore.
Piero Fabris (scrittore e critico) ha scritto: “Per “Mio Cugino Peppino” il regista, spiega, di aver scelto “la recitazione a specchio”, con la quale ha permesso ai figuranti e protagonisti dell’opera, di essere spontanei e non ingessati dalla macchina da presa. Il risultato è una commedia spassosa, ironicamente affilata che riflette la “decrescita felice” della valle d’Itria, vera protagonista della pellicola.”
25/03/2022, 08:59