BERGAMO FILM MEETING 40 - In concorso "Venezia Altrove"
Venezie più reali della storica città. È attraverso un’insolita mappa che il regista e antropologo Elia Romanelli ci guida con
Venezia Altrove, in concorso alla 40.sima edizione del Bergamo Film Meeting nella sezione Close-Up.
Dopo l’anteprima internazionale all’Architecture Film Festival di Rotterdam e il Premio Best Portrait vinto pochi giorni fa a Le FIFA, uno dei più importanti festival al mondo di film sull’arte, Venezia Altrove sarà presentato in anteprima italiana mercoledì 30 marzo alle ore 20.00 presso il Cinema Capitol di Bergamo alla presenza dell'autore.
I protagonisti di Venezia Altrove vivono in luoghi sperduti d’Europa e hanno un desiderio silenzioso di visitare un giorno la città lagunare che non hanno mai visto.
Sono Tassilo, unico abitante di Neu Venedig, piccola zona fluviale nella ex Berlino Ovest; una giovane coppia di sposi turchi in luna di miele nella Venezia di un mega outlet; Marika che, scappata dalla guerra in Bosnia, trova lavoro nel salone di acconciature “Venezia”; due amiche che ripropongono il carnevale veneziano in un minuscolo villaggio della Germania e due orgogliosi cittadini di Venetia, nel cuore della Transilvania.
Nello stile di Le Città Invisibili di Italo Calvino, Romanelli pone la domanda: come vive una città nel nostro immaginario? Con immagini raffinate e personaggi selezionati nell’arco di quattro anni, Venezia Altrove apre un dialogo con lo spettatore sull'impatto culturale di un luogo, sul potere dell'immaginazione e sulla tragedia della perdita. Per una città come metafora e il sogno come ultima fuga in un mondo sempre più globalizzato.
“Il rischio implicito di diventare un città icona è lo svuotamento di senso di chi è premiato a simbolo di un territorio” commenta il regista “Il viaggio di questo film vuole essere una possibilità iconoclasta, alla ricerca di ridisegnare Venezia a prescindere da Piazza San Marco, dal Ponte di Rialto e dalla gondola nera che scivola nei canali verdi”
Specializzato in documentari d'arte, con questo film Elia Romanelli ha vinto il Premio Best Portrait alla quarantesima edizione del Festival International du Film sur l’Art di Montréal. La giuria, composta dall’attrice Evelyne Brochu, dall’italiana Silvia Lucchesi, direttrice di Lo Schermo dell’Arte, Joanna Raczynska, programmatrice della National Gallery of Art di Washington DC e dal regista Vincent Rimbaux, con la seguente motivazione: “Sottili e risonanti, questi micro-ritratti di persone comuni provenienti da ambienti disparati condividono tutti un senso comune del loro luogo perfetto: una "Venezia" della mente. Un apprezzamento per il "quotidiano" e per ogni persona, il Prize for Best Picture va a Venezia Altrove con gratitudine al team per aver riconosciuto il potere e l'illimitatezza dell'immaginazione, per la narrazione soggettiva e per l'abilità nello sviluppo del personaggio attraverso l'immagine e il suono”
29/03/2022, 08:17