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BERGAMO FILM MEETING 40 - BLUE MOON


BERGAMO FILM MEETING 40 - BLUE MOON
Il quarto film nella Mostra Concorso è “Blue moon” della giovane regista rumena Alina Grigore.

La pellicola traccia il tentativo di fuga di una giovane donna dai processi disumanizzanti dell’ambiente in cui vive. Nel bel mezzo di questo caos si risveglia appunto Irina, una donna sui vent'anni. Tutto ciò che desidera è un momento di pace e silenzio per chiudere di nuovo gli occhi, per sfuggire alle continue battaglie e attacchi di violenza, ai risentimenti e ai rimproveri dei membri della sua famiglia allargata che gestiscono un luogo di villeggiatura nella montagna rumena.

Tutti i personaggi sono intrappolati in arcaiche strutture familiari patriarcali, pieni di rabbia e ansia, addirittura benedetti dalla chiesa e imposto da zii e cugini analfabeti che hanno complottato che il bisogno di Irina è solamente per le sue capacità di scrittura e matematica, ma non per la sua condizione libera di donna. Figuriamoci permetterle di andare a studiare a Bucarest o di condurre una vita indipendente. In questo contesto è Irina a soffrire di più, a lottare di più e a tentare di slacciare le corde da quei lacci e dai sensi di colpa che la legano all’ambiente familiare.

Blue moon è’ impressionante non solo per essere il ritratto crudo di una famiglia violenta, ma anche perché mostra come la loro infelicità si intrecci con i loro turbolenti interessi commerciali In altre parole, non è solo chi sei, ma quanto guadagni. Film pieno di suoni e furia; la telecamera abbaglia e gira, il sound design batte e martella. Racconto, a volte disturbante, di traumi post-comunisti e violenze (sessuali) in un modo molto più accelerato di quanto abbiamo visto finora nel panorama del cinema rumeno. E basandosi su quella tradizione in cui il potere è rappresentato, ci offre un disperato esempio di impotenza e incapacità.

30/03/2022, 08:50

Luca Corbellini