PRESENTE ITALIANO - Nel numero di aprile
della Rivista del Cinematografo
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Anche in tempo di crisi o di opacità il nostro cinema sfoggia vitalità e varietà di linguaggio. Sa confrontarsi con il reale, interpretarlo e raccontarlo, a partire dalle 'cose più elementari'": è così che
Antonio Capocasale, ricercatore presso l'Università della Calabria, introduce la coverstory del numero di aprile della Rivista del Cinematografo (disponibile dal 1° aprile e acquistabile al link
www.cinematografo.it/riviste/ o scrivendo a
[email protected]).
In un periodo difficile, soprattutto per quanto riguarda la produzione e la circuitazione di film, il cinema italiano non si tira indietro e, anzi, «fa mostra di vitalità espressiva, varietà e intensità di voci autoriali e linguaggi (…) facendosi a partire dal reale, e del reale facendo occasione o materia di racconto» afferma Capocasale.
La coverstory prosegue con una conversazione, libera, intima, esclusiva, tra i registi Michelangelo Frammartino e Andrea Pallaoro, che ci restituisce un compendio sul processo creativo: un incontro speciale, un dialogo per scoprire frontiere alternative, aggirare gli stereotipi e trovare nuove forme.
Un'ampia intervista di Federico Pontiggia a Pietro Marcello rivela il pensiero del regista circa il cinema del reale e il suo ruolo di cineasta, non al servizio dell'ideologia del cinema ma del film.
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«In che direzione si sta muovendo il cinema italiano che punta a raccontare la realtà (o comunque il passato prossimo che l’ha direttamente influenzata)? E, al tempo stesso, cosa dobbiamo aspettarci dalla nostra produzione seriale?". Si interroga così la giornalista Angela Bosetto. E allo stesso modo Paolo Baldini, critico cinematografico, si concentra sulla serialità e sul rapporto di quest'ultima con il reale.
Non mancano le consuete rubriche dei collaboratori della Rivista del Cinematografo.
Lisa Ginzburg torna con "Sillabari". La parola del mese è "cattedrale": da un lato Ennio Morricone, perché "
comporre musica assomigliava per lui al costruire una cattedrale", dall'altro After Love, perché "
al centro della storia c’è il maturare di un personaggio, il suo evolversi secondo il vettore di un’auto-costruzione".
Nel 1967, 55 anni fa, se ne andava il principe della risata. Per questo la rubrica RdC ricorda è dedicata a Totò.
Con l’Europa in pace dal 1945, il cinema è, per tanti, la sola esperienza bellica, pur mediata da immagini magari violente, crude, come quelle di alcuni film che ripercorre e propone Gianni Riotta. A completare la rubrica, anche in questo numero, l'illustrazione di Takoua Ben Mohamed: una personale visione dell'attuale dramma ucraino.
Nello spazio dei libri, la recensione di Monica Vitti, di Chiara Borsatti, edito da Giunti Editore. Il volume è arricchito da una nuova veste grafica, da contenuti aggiuntivi e da varie pagine di materiale fotografico (con alcuni tra gli scatti più celebri dell’attrice).
Numerosi gli altri focus e approfondimenti. Come sempre, i critici della Rivista del Cinematografo offrono una guida ai film in sala con recensioni dei film. Tra le altre: CODA – I segni del cuore, vincitore di tre premi Oscar per miglior film, migliore sceneggiatura non originale e migliore attore non protagonista; Spencer, attualmente in sala; C'mon C'mon con Joacquin Phoenix.
Ampio spazio dedicato alla serialità con le recensioni delle serie tv, tra le quali L'amica geniale, The Gilded Age, Scissione, Il re.
31/03/2022, 17:20