Note di regia di "Exmoi"
L’idea di andare e filmare le vite di alcuni residenti all’Exmoi è nata due anni fa da Youssef El Hirnou, scrittore marocchino di seconda generazione, che precedentemente aveva esordito con il libro Diario di un marocchino. Ma, in seguito alla sua partenza per un viaggio della durata di 24 mesi attorno al mondo, il progetto si fermò. Lo riprendemmo poi io e Francesco Mori quasi come una sfida: nessuno era mai riuscito ad entrare dentro il quartiere senza conseguenze rischiose per riprendere le attività commerciali abusive, gli appartamenti e le persone disposte a parlare. Nemmeno i più grandi Media italiani si erano addentrati e spinti oltre come abbiamo fatto noi. E difatti la maggior parte delle immagini trasmesse in TV sono da fuori. Inizialmente fu molto difficile creare la fiducia con la gente del luogo, ma con il passare dei giorni si instaurò un legame sopratutto coi giovani. Eravamo letteralmente immersi dentro l’Africa e, affascinati da tutto ciò, continuammo con entusiasmo a girare, nonostante il rischio. L’obiettivo era semplicemente raccontare il luogo e la situazione delle persone, in parallelo alle storie di questi due artisti e della loro cerchia di amici.
Tarik Sefiani