Note di produzione di "'Summertime - Stagione Finale"
La terza stagione di Summertime è stata forse la più sfidante delle tre. Essendo la stagione conclusiva della serie, il desiderio di Cattleya è stato quello di chiudere il percorso narrativo dei personaggi regalando un finale all’altezza delle aspettative del pubblico, che ha amato le storie di questi ragazzi e li ha visti crescere.
Dal punto di vista creativo, era fondamentale trovare nuovi spunti di racconto che aprissero a nuovi sviluppi senza perdere di vista quello che è stato il comune denominatore della serie: l’amore e la crescita di una generazione. Da una parte abbiamo aperto a nuovi conflitti, inserendo anche nuovi personaggi, dall’altra, abbiamo tentato di chiudere le vicende dei protagonisti e il cerchio della nostra storia.
Da un punto di vista produttivo, dopo aver rilanciato l’anno scorso mettendo in scena il mondo delle moto e delle gare, quest’anno abbiamo puntato su un’arena che da tempo accarezzavamo e che, di fatto, racconta concretamente uno degli aspetti che più hanno caratterizzato questa serie: la musica.
È così che è nato il Sàian, un locale sulla spiaggia che, da semplice lido, Dario trasforma in un beach club, dove organizzare concerti e realizzare il sogno di gestire un locale di tendenza della riviera.
La missione era rendere questo locale il centro nevralgico attorno al quale far gravitare tutti i personaggi della serie, nonché il simbolo di questa stagione. Si è trattato di un lavoro che ha coinvolto tutti i reparti (produzione, scenografia, fotografia) che hanno collaborato come un unico corpo per dare un’identità forte e precisa al Sàian. Pensiamo che rappresentare una realtà come il Sàian sia un modo più che simbolico di rappresentare la Romagna, che da sempre è conosciuta per i locali e la sua musica.
Naturalmente la sfida creativa ha riguardato anche la necessità di rendere credibile questo mondo musicale: le sceneggiature, infatti, raccontano alcuni protagonisti alle prese con melodie e testi da scrivere, creando canzoni inedite. Per questo la colonna sonora, che quest’anno è curata da Pietro Paroletti, in arte Golden Years, rimane un punto fermo della serie, arricchendosi di pezzi nuovi, composti originalmente per la serie.
Non mancano ovviamente collaborazioni importanti, come quella con Sangiovanni e Psicologi.
Infine, non da ultimo, ci piace sottolineare come quest’anno la Riviera Romagnola sia sempre protagonista della serie, ma abbracci anche un contesto più cittadino, in particolare Ravenna. Città moderna, fatta di industria e arte, di storia e avanguardia, ci ha permesso di esplorare un territorio urbano, diverso e più adulto. Qui, infatti, ci siamo addentrati nel mondo della fotografia, della mondanità e degli aperitivi cittadini, pur sempre rimanendo fedeli allo stile e al tono che contraddistinguono Summertime.
Il cast si allarga e si arricchisce di attori talentuosi e carismatici come Cristiano Caccamo, Stefano Rossi Giordani, Emilia Scarpati Fanetti e Ludovica Ciaschetti. La ricerca più faticosa è stata quella del personaggio di Luca, dato che cercavamo un attore che non solo sapesse suonare e cantare, ma che portasse anche un’energia dirompente al racconto e nello stesso tempo restituisse anche una certa fragilità al personaggio. Dopo decine e decine di provini è arrivato Caccamo: con un giro di chitarra e un’improvvisazione con Coco, abbiamo trovato il nostro Luca e la voce dei Foster Wallace.