UNA STORIA IN PUNTA SOTTILE - La bella grafia
Un mondo inedito quello raccontato in "
Una storia in punta sottile", quello della calligrafia, un’arte, una “scuola” di costanza, impegno, studio continuo. Attraverso la guida dell’artista calligrafa più apprezzata al mondo
Barbara Calzolari, la regista
Enza Negroni svela i segreti, gli strumenti, penne, pennini e inchiostri, la storia e i numerosi campi di applicazione di questa tecnica considerata da molti ormai “datata”: dal marketing ai tatuaggi, dal design ai manoscritti di grande valore come l’enciclica “Deus Caritas est” di Papa Benedetto XVI interamente trascritta in un carattere gotico proprio dalla Calzolari.
Proprio come l’apprendimento della calligrafia, un processo lento e meticoloso, anche il documentario ha dei tempi dilatati e ripercorre le diverse tappe della carriera della prima e unica
Master Penman italiana, nominata dalla scuola americana IAMPETH, che attraverso le sue riflessioni e i ricordi delinea anche la storia di quest’arte antica e affascinante apprezzata anche da Steve Jobs che studiò con grande interesse, dichiarando nel famoso discorso ai neolaureati a Stanford nel 2005 che senza quelle lezioni non sarebbe riuscito a creare dei caratteri così belli per la scrittura elettronica.
Anche se la materia può sembrare all’apparenza poco attraente per un documentario “Una storia in punta sottile” è un racconto stimolante, fatto, tra le altre cose, di segni tracciati dai pennini e dai pennelli, del rumore caratteristico della punta sottile che si muove sulla carta, lasciando indelebile una parola, una frase dietro la quale c’è un grande lavoro “che sviluppa il contatto tra gli occhi, il cuore, le mani e ci insegna ad avere pazienza”. Barbara Calzolari incontra chi ha fatto parte del suo percorso, da uno dei suoi insegnanti, l’illustratore
Roberto Canaider, al calligrafo della Casa Bianca
Michael Sull, fino al text artist e tra i suoi maestri più importanti Brody Neuenschwander, con il quale ha organizzato una mostra sui filosofi classici e contemporanei, dimostrando la “fama” mondiale di questa tecnica studiata da pochi ma importante per mantenere il contatto con il passato, con la storia e con la bellezza.
11/05/2022, 08:04
Caterina Sabato