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UNA SQUADRA - Il “dream team” italiano


La docuserie diretta da Domenico Procacci racconta gli anni d’oro dei campioni del tennis italiano in 6 puntate, disponibili dal 14 maggio su Sky e NOW. Una produzione Fandango, Sky, Luce Cinecittà.


UNA SQUADRA - Il “dream team” italiano
"Una Squadra" di Domenico Procacci
Una squadra che dal 1976 al 1980 ha fatto sognare gli appassionati di tennis, e non solo, italiani. La squadra da battere era quella composta da Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Adriano Panatta e Tonino Zugarelli, il trofeo per cui si lottava la Coppa Davis. Cinque anni durante i quali raggiunsero la finale quattro volte, vincendo solo nel ’76 in Cile, capitanati dalla leggenda del tennis italiano Nicola Pietrangeli.

“Una squadra”, docuserie diretta da Domenico Procacci, alla sua prima regia, che l’ha anche scritta insieme a Sandro Veronesi, Lucio Biancatelli e Giogiò Franchini, racconta in 6 puntate quegli anni d’oro, una squadra a volte unita, a volta divisa al suo interno da rapporti difficili, da tensioni con gli allenatori e i “piani alti”, finendo con lo scontrarsi anche con il proprio paese.

Nella prima puntata, “La battaglia di Nicola”, infatti, viene raccontata una delle vicende più note ed emozionanti della loro storia: alla vigilia della finale della nazionale italiana contro il Cile di Pinochet nel 1976, parte dell’opinione pubblica si schierò contro la squadra “colpevole” di non aver boicottato il torneo e di non dimostrare, quindi, solidarietà verso i prigionieri e le vittime del regime, tramutando quella che doveva essere una semplice competizione sportiva in una battaglia politica. Il resto è storia: la squadra capitanata da Pietrangeli conquistò l’unica vittoria italiana dalla nascita della Coppa Davis, 122 anni fa, e Panatta e Bertolucci in omaggio alle vittime di Pinochet giocarono parte del match di doppio con la maglietta rossa.

Tra storia dello sport, aneddoti privati, curiosità divertenti, "Una squadra" traccia non solo il ritratto appassionante, epico e ironico di questi campioni, personalità forti, fuoriclasse di altri tempi, ma racconta anche il costume italiano, il contesto storico, la società di quegli anni, durante i quali, in particolare Panatta e Bertolucci, coppia inseparabile, vivevano la loro “dolce vita”, tra feste, locali notturni e conquiste fugaci, dei veri e propri divi dello sport. Il montaggio, tra le dichiarazioni e i ricordi dei protagonisti oggi, immagini e video di repertorio non solo sportivo ma anche televisivo, con i campioni ospiti di diversi show, è accattivante, dà ritmo alla narrazione che diventa coinvolgente anche per i profani dello sport e del tennis.

La qualità di un documentario sullo sport si misura da come riesce a raccontare con puntualità non solo una vicenda agonistica ma quanto e come sia riuscita a segnare, direttamente o indirettamente, la vita di molti, divenendo anche “sogno collettivo”. È successo con “Mi chiamo Francesco Totti”, rimanendo giusto un sogno, o con la docuserie Netflix su Michael Jordan “The Last Dance”, molto meno sogno, per fare solo un paio di esempi. “Una squadra” riesce in questa impresa, un documento prezioso di un’epoca irripetibile.

21/05/2022, 08:37

Caterina Sabato