OPENDDB - Pride Month per il mese di giugno
Un mese, un anno, sempre.
OpenDDB non fa differenze, e in ogni momento dell’anno punta su progetti cinematografici che possano raccontare storie, battaglie, sensazioni esempi per il futuro più prossimo. Così anche a giugno, mese dell’orgoglio transgender, il Pride Month, non si arriva impreparati: al centro dell’offerta streaming in catalogo sulla piattaforma del cinema indipendente ci sono film e documentari che usano il linguaggio della libertà dei corpi e delle identità più intime e collettive, che raccontano storie in prima persona dell’universo LGBTQ+.
Dopo l’uscita nei cinema nel dicembre 2021, è disponibile in streaming “
I’m still here”, documentario di Cecilia Fasciani, che racconta la lunga vicenda di HIV dagli anni ’80 e ’90 a oggi, al fianco di chi continua a combattere lo stigma della malattia. A dieci anni dalla sua nascita, nonché a quaranta dalla prima diagnosi di HIV/AIDS, l’associazione PLUS Persone LGBT+ Sieropositive di Bologna racconta la sua storia, che si intreccia con quella del movimento LGBT italiano, ripercorrendo le vicende del siero-attivismo in Italia, grazie alle voci dei protagonisti.
Tra i lavori dell’ultimo anno ci sono gemme attuali, come
Corpi Liberi di Fabiomassimo Lozzi (2021), che riporta nel maggio 2018 quando, cinquant’anni dopo il ’68, un evento eccezionale ha luogo nella più grande università europea: Prisma collettivo studentesco LGBTQIA+ della Sapienza organizza il primo Pride universitario, unendo le istanze queer con quelle ambientaliste, in un gruppo nutrito di ragazzi e ragazze delle nuove generazioni. Sempre recente è
Vagli a spiegare che è Primavera di Sara Luraschi e Lucio Guarinoni (2021), un percorso lungo tre anni, iniziato a girare nel 2020, passato attraverso la pandemia tra complessità e nuove soluzioni artistiche. Il film ripercorre le tappe di crescita del collettivo artistico Sguardi di un certo genere, un gruppo di adolescenti e giovani differenti per corpi, generi, orientamenti sessuali, provenienze socioeconomiche e culturali ma accomunati dalla condivisione di uno spazio artistico, un luogo dove far ricerca attorno al concetto di identità.
Nella sezione su Femminismi e Lgbtq sul sito OpenDDB.it si trovano altri consigli di visione. Come
Los muchos triangoles (di Luca Gaetano Pira, 2020), viaggio attraverso Spagna, Cile, Argentina, Uruguay, dove la dittatura ha segnato fortemente la storia della comunità LGBTIQ+, oppressa da regimi di polizia e intolleranza sociale – tra persecuzioni, incarcerazioni e torture. Oppure
Divieto di transito (Roberto Cannavò, 2020), dove si racconta in intervista la leader trans Porpora Marcasciano, dalle sue radici nel sud Italia all’approdo a Bologna, e rivive la scoperta di sé, tra identità negata e battaglie per i diritti. Ancora, con
Revelo (di Aidan Jara, 2018), il ritratto di Johnny, in viaggio da Berlino alle montagne in Spagna, che presenta parti della sua vita e dei suoi processi come persona trans che riconsidera codici binari e modelli della società. Infine, in questa sezione c’è anche
26 de Diciembre (di Silvia Maggi, 2017), che racconta la Fundaciòn 26 de Diciembre, una comunità auto-organizzata di persone anziane LGBTQ a Madrid nel 2015.
31/05/2022, 10:08