FORTUNA GRANDA - I ragazzi fuori dal tempo
Un posto che sembra quasi fuori dal tempo, a
Goro, provincia di Ferrara, in fondo al delta del Po, una comunità chiusa dove si arriva da una sola strada. Qui Alessandro, Giole, Matteo e Samuel si dividono tra la scuola e lavoro, quello dei loro padri, quello al quale sembrano destinati tutti gli abitanti: la raccolta delle vongole. In "
Fortuna granda" i registi
Alberto Gottardo e Francesca Sironi seguono i quattro protagonisti nel loro quotidiano in una realtà dove la dispersione scolastica è altissima e alcuni insegnanti con passione e non poche difficoltà tentano di farli arrivare al diploma, di dar loro una buona istruzione, formandoli nel lavoro che si tramanda da padre in figlio presso la classe Pesca dell’Istituto professionale.
Il realismo è la cifra usata dai registi, i quali osservano i protagonisti senza mai intromettersi, mostrando senza filtri le loro esistenze “condannate” a un destino deciso sin dalla nascita, dove il futuro non va oltre quell’unica strada circondata dall’acqua e anche sognare una vita diversa è un lusso. Le aule deserte, i corridoi vuoti, tutto è diverso rispetto a una comune realtà scolastica, l’ambiente naturale dei ragazzi protagonisti è la natura, l’acqua, dove, come sottolineano loro stessi, sono nati, sulle barchette, tra le reti dove vengono ripresi. Il tempo è dilatato, l’atmosfera suggestiva, la laguna è la loro casa.
Attraverso il loro dialetto, le loro abitudini, le difficoltà, i dubbi, Alessandro, Giole, Matteo e Samuel consegnano il ritratto sincero e a tratti toccante del loro mondo, lontano dalla realtà che tutti conosciamo e viviamo a un ritmo accelerato.
21/06/2022, 09:54
Caterina Sabato