GALLIO FILM FESTIVAL 25 - in programma la
rassegna "Storie dell'Altro Cinema"
Si tratta di pellicole con temi di attualità, come ad esempio Honeyland: Il regno delle api di Tamara Kotevska. Il documentario racconta una storia di sostenibilità ambientale e del sempre più difficile equilibrio tra uomo e natura. Con i suoi ritmi lenti e la precisione delle inquadrature la regista stimola lo spettatore a riflettere sul suo ruolo di osservatore e di attore responsabile della salvaguardia del proprio e dell’altrui habitat.
Di grande interesse è anche il film che sarà proiettato la sera del sabato 6 agosto : Le strade del Donbass di Natalya Vorozhbit. Il 24 febbraio, giorno dell'invasione dell'Ucraina, la regista Natalya Vorozhbit si trovava a casa sua a Kiev, con appena quattro giorni di riprese ancora da completare per portare a terminare il suo nuovo film, incentrato sulla problematica esistenza in quei territori lontani e rivelatisi al mondo soltanto dopo lo scoppio della guerra.
La cronaca e gli scenari di guerra sono i protagonisti del documentario In prima Linea di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso. Interviste e reportage su molti giornalisti e fotografi che si muovono in pericolosi scenari di crisi sono testimonianze utili a smitizzare l'immagine stereotipata del giornalista in pericolo, mosso dall'adrenalina nel contesto di conflitto e concentrato unicamente sul catturare l'istantanea più significativa e rischiosa.Nelle voci e negli sguardi ritorna la difficoltà di un lavoro sempre più complesso, autogestito e totalizzante, oltre all'isolamento e all'incapacità di rientrare nella realtà quotidiana, dopo il contatto ravvicinato con la morte e la violenza più insensate.
In programma c’è anche I Cieli di Alice, con il quale la regista Choé Mazio crea un film stravagante ma dallo sguardo diretto e tenero, dove inserti in stop motion si mescolando all'animazione e a fondali illustrati. Nel film ambientato in Libano, paese molto segnato da una lunga guerra civile, persino la guerra è raccontata per immagini quasi infantili.
Il festival si concluderà con un emozionante cortometraggio in lingua cimbra. La Fiamma di Giacomo Talamini ripropone le inquietanti atmosfere delle leggende nordiche, dove mito e realtà si sovrappongono e si confondono, lasciando lo spettatore con un senso di mistero. La proiezione sarà preceduta da un breve cartone animato che ne costituisce il prequel. Con La Fiamma si chiuderà, quindi, la rassegna cinematografica: girata in luoghi suggestivi fra l'Altopiano di Asiago e la zona ladina di Sappada, recitata nel cimbro di Luserna, sembra voler fondere le essenze ataviche di civiltà ormai perdute, eppure ancora cosi vive nei dialetti, nei toponimi, nelle leggende.
In sala saranno presenti il regista e la sceneggiatrice.
10/07/2022, 16:05
Luca Marchese