Note di regia di "Dissipatio"
L’idea del film nacque durante il primo lockdown. Ascoltavo Shine on you crazy diamond dei Pink Floyd e le struggenti noti di Gilmour crearono nella mia mente l’immagine di un uomo solo,
sprofondato nella più totale solitudine. Il concetto su cui ruota l’intera opera è la solitudine, ma sarebbe pure opportuno parlare di esilio, o meglio, auto esilio dalla società borghese materialista e cinica. Il peso dell’anti conformismo porta il personaggio del mio film a perdere ogni briciolo di speranza, fustigato da una passato che lui definisce come un “macigno” e un futuro che sarà una sbiadita copia del presente. L’incontro con Elena, donna del suo passato, crea una svolta: il loro respingersi in una danza muta e dolorosa, fa comprendere al protagonista che il dolore è solo qualcosa di palliativo che porta ad una rinascita, e dunque, per questo, nella poesia finale Guido citerà la ginestra di leopardiana memoria.
Gaetano Di Gaetano