MARATEALE 14 - Adele Cammarata vince del contest YOUNG BLOOD
Ventiquattro anni, di Marino Laziale (Roma) e diplomata alla Scuola Silvio D’Amico, Adele Cammarata è stata giudicata il miglior talento emergente dalla giuria composta dall’attore siriano Yahya Mahayni, dal regista Claudio Giovannesi, dal produttore Roberto Proia, dal direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, dall’attore Darko Peric, dalla giornalista Arianna Finos e dalla casting director Teresa Razzauti con la seguente motivazione: “Per la sua capacità di passare, con agilità di trasformazione, da un tono comico, surrealista e caricaturale a un tono realistico, misurato e fedele alla verità dei sentimenti messi in scena”.
Alla giovane aspirante attrice è stato consegnato il Premio Alice nella Città Young Blood del valore di 3000 euro nel corso della cerimonia conclusiva del festival lucano che si è svolta ieri sera.
Adele Cammarata è stata scelta tra ventuno giovani talenti under 30 selezionati con casting in tutta Italia. Ognuno di loro ha avuto l'opportunità di esibirsi davanti alla giuria con monologhi recitati sia in inglese che in italiano. “Vista l’alta qualità dell’interpretazione di tutte le scene proposte, in cui ciascuno ha dimostrato mestiere, talento e consapevolezza profonda del testo”, la giuria ha inoltre sentito il bisogno di assegnare due menzioni speciali alla 22enne Sara Short di Torino e al 25enne Giulio Cavazzini di Parma.
Una menzione speciale è stata assegnata anche da Cosmopolitan alla 27enne Maria Anolfo scelta sulla base delle lettere motivazionali di partecipazione inviate dai ragazzi durante le selezioni. Dall’inizio dell’anno, il magazine sta costruendo un viaggio nell’identità attraverso il progetto #CosmoIAm. Insieme a prestigiose realtà accademiche italiane sta provando a rispondere alla domanda «Chi sono e chi voglio essere?». Per questo il brand ha deciso di assegnare la menzione speciale alla persona che più di tutte ha comunicato nella sua lettera motivazionale di partecipazione l’intenzione di dare una forma al caos dei propri sogni.
Ad accompagnare i giovani aspiranti attori nel loro percorso è stato l’attore Alessandro Piavani, reduce dal successo della serie Sky Original “Blocco 181”, mentre due attori di eccezione hanno voluto tenere a battesimo i ragazzi in questa prima edizione del contest Claudia Gerini, madrina di Young Blood, e l'attore Claudio Amendola, che è stato protagonista di un incontro particolarmente coinvolgente per i ragazzi e ricco di consigli per il futuro.
"Il lavoro dell'attore è soprattutto un lavoro in sottrazione - ha detto Amendola - il che non significa che bisogna togliere o levare qualcosa alla recitazione, semplicemente bisogna imparare a fidarsi del proprio sguardo e della propria voce, non puntare a fare le facce giuste. È importante trovare la misura che vi consenta di tirar fuori quei sentimenti che sono sulla pagina e quelle emozioni che magari non sapete di avere. Ma ricordatevi che la lezione più importante la riceverete direttamente sul set. È lì che si impara la tecnica e il mestiere. È la parte più artigianale del nostro lavoro e va al di là del talento che è innato. Rubate con gli occhi e con le orecchie al regista, ma soprattutto alle maestranze. Abbiamo la fortuna di fare un lavoro per il quale siamo dei privilegiati e questo privilegio dobbiamo imparare a rispettarlo, così come il lavoro sul set. Una lezione che ho imparato da un grande stacanovista come Carlo Vanzina. Ma ricordatevi che si tratta comunque di un lavoro e una volta finito sul set non portatelo a casa”.
Il progetto
Young Blood rientra tra gli eventi che Alice nella Città diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli sta portando avanti in occasione del suo ventennale grazie al supporto del Ministero della Cultura e della Direzione Generale Cinema.
31/07/2022, 19:00
Marcello Casalino