LOCARNO 75 - GIGI LA LEGGE di Alessandro Comodin
Due uomini, nella notte, litigano. Sono vicini di casa e l'uno contesta all'altro che gli alberi del giardino sono ormai troppo grandi e minacciosi, ma il loro proprietario non ne vuole sapere di tagliarli: vediamo solo lui, in questo piano fisso iniziale, e lo sentiamo difendere appassionatamente quelle piante con una curiosa - per i non autoctoni - cadenza veneta. Nella scena successiva, scopriamo che si tratta di Pier Luigi detto Gigi, rappresentante della legge nel comune di San Michele al Tagliamento, provincia di Venezia.
Le sue giornate sono tutte apparentemente uguali: in giro in pattuglia sul territorio, qualche chiacchiera con gli abitanti, qualche scherzo con i colleghi maschi (e magari qualche accennata
avances alle nuove colleghe femmine), poi nel tempo libero l'immersione nel verde di casa, una giungla privata in cui perdersi nei propri pensieri.
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Gigi la Legge", opera terza di
Alessandro Comodin, si muove liberamente nei territori della narrazione, lasciando lo spettatore ignaro sulla veridicità di ciò che sta guardando, sull'effettiva opera documentaria (o meno) che l'autore ha realizzato. Gigi è davvero così, anche a camere spente? Passa il suo tempo in questo modo? E il cadavere lungo i binari che smuove la sua attenzione e la sua indole da detective, è vero? Molti nomi, a leggere i titoli di coda, coincidono con quelli usati nel film, ma questo - si sa - non significa nulla.
Se Comodin è libero di spaziare senza dare conto a nessuno se non del suo risultato finale, così non succede a Gigi: quando con la sua auto di ordinanza supera i limiti geografici del piccolo comune in cui lavora, è costretto a fare inversione (sarebbe una follia, dice a un certo punto, sforare nel comune limitrofo). E anche quando le sue personali e forse un po' sconclusionate indagini lo portano fuori dalla routine quotidiana, colleghe e superiori gli fanno capire che non è il caso, meglio rientrare nei ranghi.
Il ritmo è quello lento della quotidianità sempre uguale, anche se Gigi resta un personaggio difficile da decifrare: un po' sognatore e un po' "wannabe" latin lover, un po' detective indefesso e un po' perditempo, fiero della sua divisa ma anche perfettamente a suo agio nel verde includente di casa sua. E alla fine, a lui un po' ci si affeziona: ama i piccoli piaceri della vita, è sempre pronto a farsi una risata, ha rispetto estremo delle piante ed è capace di grandi slanci emotivi. Gigi sarà anche "la legge", ma non solo.
08/08/2022, 18:00
Carlo Griseri