LA LAMA NEL CORPO - Raccontare le immagini
femminili nell'horror italiano
Astenersi perditempo o spettatori occasionali:
Guido Colletti con "
La lama nel corpo. Immagini femminili nell'horror italiano" compie un vero e proprio viaggio nella storia, analizzando titoli e manifesti, cercando simboli e interpretando decine di film, tra i più noti e apprezzati e i più misconosciuti.
Il libro, edito da Mimesis, racconta l’evoluzione storica del cinema horror e thriller italiano attraverso il filtro del corpo femminile, dagli anni '60 agli '80 (dal decennio successivo, il genere è pressoché sparito). Si parte dalla domanda:
qual è la natura delle emozioni che suscita la donna e il suo corpo nello spettatore?
Il discorso è ampio, e Colletti offre a chi legge molti spunti su cui riflettere. Donne vittime e donne "mostro", donne provocanti (e per questo vittime) e donne repellenti, donne che salvano e donne che giustiziano: anche grazie a studi femministi (statunitensi) che già hanno iniziato ad affrontare l'argomento, l'autore rilegge ben 326 film per tirare le sue considerazioni.
Grafici, statistiche, commenti: "
La lama nel corpo" non offre una risposta univoca, ma aiuta a non essere passivi nella visione, quantomeno. Il corpo femminile è sempre esposto alla strumentalizzazione, l'horror è sicuramente "a rischio" ma sa offrire più di altri generi riflessioni interessanti. Bravo Colletti a sottolinearle.
19/08/2022, 12:44
Carlo Griseri