VENEZIA 79 - "Spaccaossa" di Vincenzo Pirrotta
Una umanità disperata, senza valori, senza futuro, con l'unico obiettivo di arrivare a fine giornata e con l'unico via per farcela truffando, fregando, supplicando... Quello che si vede in "
Spaccaossa", opera prima di Vincenzo Pirrotta, anche protagonista dopo una vita da caratterista, è un mondo difficile da accettare. Ma siamo in Italia, oggi, e il tutto è tratto da una storia drammaticamente vera.
Una piccola ma strutturata banda criminale lucra sui rimborsi medici delle assicurazioni inventando finti incidenti: le vittime, cui vengono spaccate le ossa in modo gretto, ci guadagnano qualche soldo, ma il grosso resta all'organizzazione. Debiti di gioco, comunioni da organizzare, droga da cui non si riesce a stare lontani: sono tanti i motivi per cui ci si rivolge agli spaccaossa, purtroppo.
Pirrotta interpreta Vincenzo, che vive ancora con la madre (una gelida Aurora Quattrocchi) mentre cerca di scalare gradi nella banda (ai vertici ci sono Ninni Bruschetta, Giovanni Calcagno e altri "brutti ceffi"). Prova ad aiutare la giovane tossicodipendente Luisa (Selene Caramazza), cerca di convincere nuovi clienti ma le cose gli sfuggono di mano.
Un ampio cast di volti giusti (c'è anche Luigi Lo Cascio), una scena iniziale tanto truculenta quanto a suo modo perfetta, un'aderenza allo squallore raccontato che può respingere ma che forse era l'unica via per rendere efficace un'opera prima che non difetta in coraggio e idee.
08/09/2022, 00:46
Carlo Griseri