VENEZIA 79 - "Chan K'In profeta dei Maya.
Giancarlo Ligabue" a Cinema Galleggiante
In corso in questi giorni a Venezia, “Cinema Galleggiante – Acque sconosciute”, appuntamento culturale che “fluttua” sulle acque della laguna fino al 10 settembre 2022 (progetto di Edoardo Aruta e Paolo Rosso presentato da Microclima in collaborazione con tante Istituzioni veneziane) oltre a un'ambientazione assolutamente singolare, nelle acque retrostanti l'isola della Giudecca - con il pubblico invitato ad assistere alla programmazione dalle proprie imbarcazioni oppure su una piattaforma galleggiante - offre continue sorprendenti proposte.
Tanto più quest'anno, laddove cortometraggi e lungometraggi, performance musicali e azioni teatrali si connotano per la dimensione surreale, le visioni oniriche e allucinatorie: temi che annodano i fili di questa edizione.
In questo contesto, sarà particolarmente sorprendete, l'emozionante documentario presentato il 7 settembre dalla Fondazione Giancarlo Ligabue che, per il secondo anno, collabora all'originale rassegna: un cortometraggio prodotto nel 1990 da Giancarlo Ligabue con il Centro Studi e Ricerche da lui fondato - l'incontro con l'ultimo erede della cultura rituale maya - girato in occasione di una delle numerose e impegnative spedizioni scientifiche (circa 130) condotte o promosse nel corso di oltre 40 anni dall'imprenditore, appassionato studioso e paleontoogo veneziano,.
La pellicola, che fonde storia, culto e affascinanti magici rituali, è parte infatti del grande patrimonio filmico realizzato nelle diverse parti del mondo dal Centro Studi: 70 documentari scientifici che hanno contribuito a fare la storia dell’archeologia e della paleontologia, materiale documentale assolutamente unico e irriproducibile, che la Fondazione Giancarlo Ligabue - istituita nel 2016 da Inti Ligabue - ha in questi anni digitalizzato, in parte restaurato e valorizzato con il fine di rendere questi materiali sempre più fruibili, laddove la divulgazione è uno dei tanti impegni cardine della Fondazione.
“Chan K'In profeta dei Maya. Giancarlo Ligabue” riporta un incredibile spaccato di vita di uno dei popoli più antichi, affascinanti e per certi versi misteriosi mai esistiti: i maya.
Proiettato sulle acque veneziane, il documentario frutto della spedizione di Giancarlo Ligabue, catapulterà gli spettatori a più di diecimila chilometri di distanza, in mezzo alla fitta vegetazione della Selva Lacandona, situata nella frontiera tra Messico e Guatemala.
Tra antichissime piante e animali incredibili, incontriamo i pochi indigeni “maya lacandones”, che – sopravvissuti per quattro secoli alle guerre e ai colonizzatori – hanno portato avanti il loro stile di vita ancestrale fino a poche decine di anni fa.
In particolare, a raccontare la storia di questo popolo è Chan K’in, profeta e ultimo erede della cultura rituale maya, un incontro più unico che raro. Una figura segnata in volto dai suoi 102 anni, che porta in sè la storia dei suoi antenati, della cultura e delle tradizioni di un popolo che – a causa dei colonizzatori prima e dei turisti poi – aveva dovuto abbandonare gli strabilianti templi e villaggi, come Palenque e Yaxchilan, per rifugiarsi nella foresta più profonda dove si praticavano ancora le antiche cerimonie.
Tra litanie e bevande magiche ricavate dalle piante, Chan K’in comunica con gli spiriti e gli dei.
Nella straordinaria testiomianza raccolta, in un irripetibile dialogo, egli dà voce al loro scontento: i templi sono ormai gremiti di turisti e per questo non possono più ospitare i riti propiziatori; la deforestazione sta distruggendo la selva e sta portando all’estinzione diverse specie animali, mettendo fine alle usanze dei pochi lacandones rimasti.
Ma la profezia parla chiaro: un giorno non tanto lontano, un grande terremoto originato nella Selva Lacandona poterà a una nuova umanità, in grado di vivere in perfetto equilibrio con la natura e gli animali.
05/09/2022, 15:37