Note di regia de "Il tempo e' ancora nostro"
Molto spesso si associa il golf ad uno sport per pochi, un’attività elitaria riservata solo a uomini facoltosi e totalmente priva di emozioni. Eppure, parliamo di uno sport che si basa sullo studio minuzioso di una strategia di gioco e sulla precisione atletica. Per questo, il golf ci mette a contatto con il nostro lato più intimo, svelando le paure e insicurezze. Solo chi è stato su un campo da golf può comprendere la bellezza di percorrere un fairway solo con se stesso, riuscendo a concentrarsi sulla propria essenza. Tutto ciò che la vita frenetica di tutti i giorni non ci permette di fare. Così le ‘18 buche’ diventano un po’ una parabola della vita, un modo per capire chi siamo.
Nel golf il colpo precedente disegna quello seguente. Metaforicamente, il passato determina il nostro presente ma sta a noi il passo successivo: eviteremo i rischi o saremo disposti ad osare? Ecco che allora questo ‘film sul golf’ diventa una storia di amicizia vera, dove un torneo ci racconta di sogni, delusioni e nuovi punti di vista. Lo sport, da sempre grande aggregatore sociale, diventa qui collante tra generazioni diverse, ceti sociali diversi e portatore di nuove consapevolezze.
Maurizio Matteo Merli