Note di regia di "La Bambola di Pezza"
Ognuno ha un fratello, una sorella, un conoscente che passa le ore sui social e quante volte ci si chiede se ciò sia sicuro, se le persone con cui si scambiano messaggi siano reali…
Abbiamo voluto raccontare una storia dai toni inizialmente leggeri e romantici - legata alle classiche farfalle nello stomaco adolescenziali - per poi renderla disturbante, opprimente evidenziando quel senso di impotenza e angoscia che prova un adolescente adescato e minacciato on-line.
La scelta della bambola di pezza non è casuale: riprendere un classico gioco d’infanzia ci ha consentito poi di contrapporlo alla perdita di ingenuità a cui è destinata la vittima, che diventa una creatura inerme e inanimata.
Da piccoli siamo stati abituati all’idea che nella sicurezza della nostra cameretta i giocattoli siano liberi di prender vita, noi abbiamo voluto, invece, raccontare come un luogo sicuro - la camera che rappresenta la propria intimità e interiorità - possa divenire palco di orrori e tragedie e talvolta di morte.
La storia è divisa in cinque capitoli per proiettare lo spettatore nella tragedia senza che se ne rendesse conto. La voce narrante, infatti, enuncia le fasi dell’amore mentre sullo schermo le immagini che seguiranno saranno quelle dell’inizio di una persecuzione ossessiva e lo spettatore non potrà fare altro che assistere impotente. Abbiamo voluto evidenziare ciò per far capire che la maggior parte delle volte la stessa giovane vittima si ritrova a confondere l’amore con l’ossessione e si ritrova all’interno del dramma senza comprenderlo.
Ho avuto la fortuna di dirigere attori di talento, persone con cui è piacevole lavorare. Da ognuno ho preso qualcosa di reale, un aspetto, un dettaglio. Mariasole è piena di energia e concede davvero tutto di se stessa mettendolo al servizio del progetto comune. Tommaso Cassissa ha aggiunto generosità professionale e Giancarlo Commare ha saputo interpretare talentuosamente un doppio ruolo.
E’ stata un’emozione dirigere Claudia Gerini, sulla quale non aggiungo nulla perchè è, appunto, Claudia Gerini…
Nicola Conversa