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ALICE NELLA CITTA' 20 - "The Delay" di Mattia Napoli


Mattia Napoli selezionato nel concorso cortometraggi alla sezione parallela e autonoma della Festa di Roma


ALICE NELLA CITTA' 20 -
Esordio assoluto nel concorso cortometraggi di Alice nella Citta' per Mattia Napoli e il suo "The Delay", curioso racconto di un uomo, interpretato - con la solita adesione e il solito talento - da Vincenzo Nemolato, cui un giorno capita di sentire i suoni intorno a lui un secondo in ritardo. Un "fuori sincrono" che peggiora rapidamente e che sembra incurabile, mettendo a serio rischio la sua vita e, soprattutto, la sua possibilità di interagire con il mondo circostante, persone comprese.
Un piccolo corto che parte da un'idea, semplice e intelligente, per costruire una narrazione capace di coinvolgere, emozionare e raccontare una vita in soli 15 minuti. Senza alcun dialogo, solo grazie a immagini e suoni montati con equilibrio, e a un attore perfetto nel ruolo.

Mattia, come nasce l'idea di "The Delay"?

L'idea l'avevo in testa da un sacco di tempo. Faccio molti montaggi, lavoro molto sulla sincronizzazione dei labiali e un giorno, camminando per la città, a Torino, mi sono chiesto: e se capitasse nella vita reale, di essere fuori sincrono? Da lì ho aggiunto elementi, come il fatto che si tratti di una malattia degenerativa.
Ho riflettuto molto, poi, sul fatto che sentirsi "fuori sync" capita prima o poi un po' a tutti, può succedere in una relazione, ma è uno stato d'animo in cui mi sono trovato spesso anche io, di sentirmi completamente slegato dai sentimenti di chi avevo intorno, magari durante una festa.

Come ci hai lavorato successivamente?

Ho capito subito che era una bella idea ma non era facile da maneggiare, io amo la scrittura, per me è la fase più interessante, ci tenevo molto che venisse bene ed è stato fondamentale il supporto di Paolo Ferrara, con lui è diventata più concreta.
Trovare i fondi per far partire la produzione è stato lungo, abbiamo avuto il sostegno della Film Commission Torino Piemonte e devo ringraziare in particolare la casa di produzione Grey Ladder, che ci ha creduto. Abbiamo poi finalmente girato nel 2021, a Torino: i veri eroi dal punto di vista produttivo sono stati però gli amici di 10D!

Protagonista assoluto è un eccellente Vincenzo Nemolato.

La produzione mi ha mandato una lista di nomi e quando ho visto il suo mi sono fermato, ero certo fosse l'attore giusto. Poi abbiamo parlato un po' e siamo diventati amici, c'è stata un'empatia crescente nel nostro rapporto.
E' molto bello lavorare con lui, abbiamo parlato molto del personaggio, lui ha capito da subito cosa serviva. Ci siamo impegnati in un lavoro di riduzione per far sì che facesse il meno possibile, il mio modello è stato "Still Life" di Uberto Pasolini, per me è il riferimento principale anche per il lavoro sull'attore. Eddie Marsan in quel film offre una recitazione minimale, e anche qui si parla poco, ogni gesto doveva essere eloquente senza esagerare.
Poi quando ho scoperto che Vincenzo da ragazzo faceva breakdance è stato magico, nella scena di ballo è stato perfetto!

Un lavoro equilibrato, senza dialoghi, che inizia il suo percorso a Roma.

Sento l'emozione, la preoccupazione che vada tutto bene, ma sono contento: Alice nella Citta' è la vetrina più importante che potevamo avere, un bel festival, perfetto per noi.
Questo è un film sui suoni più che sulle parole, non ci sono dialoghi e ora grazie alla coproduzione francese stiamo cercando altri festival all'estero in cui portarlo. Prima di "The Delay" avevo già realizzato alcuni documentari da regista, e un corto - ma non scritto da me: considero questo il mio primo "figlio" cinematografico, sono felice.

13/10/2022, 16:00

Carlo Griseri