Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Nota delle autrici di "Corpo libero"


Nota delle autrici di
Il punto di partenza per la scrittura di “Corpo Libero” è stato l’omonimo romanzo di Ilaria Bernardini, che, seppur uscito più di dieci anni fa, ha saputo anticipare i temi più oscuri emersi recentemente nel mondo della ginnastica artistica. Abbiamo cominciato a scrivere sulla scia del processo a Larry Nassar – l’ex medico della nazionale statunitense accusato di aver abusato di più di 500 atlete – cariche delle parole potenti e rivoluzionarie delle giovani ragazze che, chiamate a testimoniare contro un blocco di potere che pareva impossibile da demolire, hanno rivelato un sistema feroce. Abusi sessuali e psicologici, competizione spietata, umiliazioni, la costrizione del corpo e della mente perpetrata dagli adulti ai danni di giovanissime atlete, spesso poco più che bambine. Uno scenario che getta un’ombra nera su uno sport, la ginnastica artistica, fondato su valori antitetici, sulla ricerca dell’equilibrio tra delicatezza e forza, tra leggerezza e precisione. La chiave per raccontare questo materiale esplosivo è il thriller. A far da cornice al racconto è l’indagine sull’omicidio di una giovane atleta, avvenuto durante un torneo ambientato in un luogo remoto, funestato da una tormenta di neve. Un’arena claustrofobica e compressa in cui convivono decine di ginnaste quindicenni, alle prese non solo con l’angoscia delle gare, ma anche con i turbamenti, le passioni, i desideri dei quell’età. La forza centrifuga dell’adolescenza che si oppone alla forza centripeta dell’agonismo: una bomba a orologeria racchiusa in un corpo di un metro e cinquanta, fasciato in un body scintillante rosa e argento. Corpo Libero è anche un racconto sull’essere ragazze, e donne. È un’esplorazione del rapporto tra il corpo – mai veramente libero – e la mente: eterno conflitto in cui, nella nostra serie, entra in gioco un’altra variabile. Il tempo. Per una ginnasta, l’adolescenza è il periodo di massima esplosione: dopo, il corpo si appesantisce, non è più capace di opporsi con la stessa leggerezza alla forza di gravità. Diventa un corpo, in qualche maniera, vecchio. Le atlete devono cercare di rimanere più piccole e leggere possibile, quasi delle bambine. Per di più, il corpo di una ginnasta non appartiene solo a lei: è “l’unico corpo” della squadra, e viene costantemente misurato, pesato, allenato, giudicato, mentre lotta contro l’avverarsi della sua stessa natura. Una sintesi potente dell’essere ragazza e donna in generale: questa battaglia persa in partenza contro il tempo, infatti, nella nostra storia riguarda tutte. Non solo le atlete, ma anche la coach, Rachele, che ha visto chiudersi troppo presto la finestra temporale per diventare madre, e adesso cerca un surrogato alla maternità nelle sue atlete. Le sue bambine, che tali devono restare. A ogni costo.
Questi sono i temi che attraversano la nostra storia, costruita giocando con i codici narrativi: mescolando il thriller con il racconto sportivo, la favola nera con il romanzo di formazione, “Corpo Libero” è una storia di amicizia, canzoni urlate a squarciagola, gelosie, fughe notturne, baci segreti, ossessioni, sfide clandestine nella neve, ombretti glitterati, salti mortali. E rivelazioni inquietanti che cambieranno per sempre la vita delle nostre atlete. Martina – la nostra protagonista, il punto di vista e la lente con cui guardiamo e illuminiamo il mondo della ginnastica artistica – è la nostra Maggie Nichols, la prima ginnasta che ha denunciato Nassar. Porta con sé un sogno, un mondo poetico, ma allo stesso tempo ha il coraggio e la forza di lottare contro le ingiustizie. È lei che scoprirà il vero segreto che coinvolge gli adulti di questa storia, e sarà in grado di rompere l’incantesimo. Per liberare davvero il suo corpo, e riprenderne possesso.

Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi, Chiara Barzini e Giordana Mari

16/10/2022, 09:17