FESTA DEL CINEMA DI ROMA 17 - Virna Lisi
- La donna che rinuncio' a Hollywood
Con quella bocca puo' dire cio' che vuole: e' stato per anni, dai tempi di Carosello in poi, la frase che ha accompagnato Virna Lisi e ne ha imposto la figura e il nome nelle case degli italiani. Fabrizio Corallo celebra in "
Virna Lisi - La Donna che Rinuncio' a Hollywood" la sua vita, cosi' straordinaria e cosi' normale, e il suo talento, a volte un po' oscurato da una bellezza tanto evidente quanto naturale.
Attraverso una struttura classica, con filmati di repertorio, spezzoni dei film e interviste a parenti, amici ed esperti (Steve Della Casa e Valerio Caprara sono più di altri i narratori della carriera), il documentario rende onore a una diva mai dimenticata, ma mai abbastanza valorizzata anche per la sua umiltà e per i suoi valori, che le hanno fatto scegliere la famiglia e i sentimenti rispetto al successo internazionale e, come dice il titolo, a Hollywood.
Il "personaggio" Virna Lisi, costruito dall'industria cinematografica statunitense, è così ormai solo un piacevole ricordo, una parentesi importante che non ha pero'
ingabbiato la sua figura (quella "diabolica macchina", come la definisce un notiziario Luce) elegante e semplice (anche in età più matura, si pensi ai Vanzina anni '80 che l'hanno resa sogno d'amore anche per i giovanissimi).
Virna come donna e come attrice, e non come attrice-merce come Hollywood l'avrebbe voluta: quella che poteva essere una scelta devastante per la sua carriera (ruppe il contratto pagando una penale) divenne invece la svolta per diventare pienamente sé stessa, restando in Italia e vicina ai suoi affetti.
Il "no" a Hollywood e' il cuore del documentario, simbolico e rivelatore di un personaggio mai abbastanza celebrato. E che Corallo ci ricorda, ci fa scoprire, ci presenta nel modo piu' diretto e funzionale.
23/10/2022, 08:49
Carlo Griseri