FESTIVAL DI LECCE XXIII - Cinema e Realta'
Nulla di speciale. La quotidianità di una serie di persone che hanno scelto di rimanere al sud, in
Puglia, per continuare a coltivare le proprie radici e non solo. Sì perché, a fronte di quelli che emigrano in cerca di una vita differente e di vuole rimanere, sono molti coloro che arrivano nel sud Italia alla ricerca di un respiro diverso, di interesse nuovi non legati a uno sviluppo imposto ormai come stile di vita occidentale sin dal secondo dopoguerra.
La terra, ma anche il mare, l'allevamento, la ristrutturazione di vecchi cascinali; questo segue
Davide Crudetti nel suo film, senza allargarsi troppo nel racconto di situazioni e personaggi. Loro sono lì, rimasti, giunti o tornati, a vivere, perché no, la propria vita con i piedi per terra, cercando nel presente che si allarga a ieri e a domani una serenità minacciata soltanto da madre natura. Il clima, come la
Xylella, sono gli ostacoli che possono tener svegli i personaggi del film. Non ci sono capuffici, traffico stradale o scioperi della metropolitana a preoccupare o a rovinare le giornate, ma solo pecore da abbeverare, orti da zappare, navi affondate in mare da riscoprire e grappoli d'uva da raccogliere.
"
Qui non c'è niente di Speciale" fotografa con tranquillità una situazione e delle persone che hanno fatto la loro scelta, che in verità non può essere ristretta all'oggi. Manca forse un personaggio forte, un traino che, con una sua vicenda personale, riesca a focalizzare l'attenzione del racconto cinematografico che rimane leggero e sfiora il tema senza andare troppo a fondo. Ma il cinema del reale è anche questo: un'oggettività, una distanza dagli eventi, solo visti e riportati, che ha nel montaggio l'"unica" forma di controllo sul racconto. È la moda.
15/11/2022, 11:08
Stefano Amadio