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Note di regia di "Ipersonnia"


Note di regia di
Ipersonnia è un thriller psicologico ambientato in un futuro distopico. Un futuro molto prossimo, un presente alternativo, in cui il vecchio sistema carcerario, con tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni, è stato sostituito da un nuovo e rivoluzionario regime detentivo basato sull’addormentamento forzato dei detenuti: “Hypnos”, fiore all’occhiello di una classe politica spregiudicata e incline a pericolose derive autoritarie. Ma non solo: Ipersonnia è anche la storia di un amor fou, di una passione, di un’ossessione, e di un uomo che si troverà costretto a sacrificare il proprio amore sull’altare di una causa più alta, dalla quale dipendono i destini di molte altre persone. Il congegno narrativo del film, frutto di una scrittura lunga e stratificata, ruota intorno a temi che mi affascinano da sempre: l’impossibilità di trascendere i limiti del proprio orizzonte percettivo, l’illusorietà del concetto di realtà, l’impatto silenzioso ma pervasivo che hanno su di noi i condizionamenti più o meno occulti della società in cui viviamo. Ipersonnia ibrida generi diversi: il thriller, il noir, la fantascienza (una fantascienza “morbida”, più concettuale che scenografica, lontana dall’estetica pulita e ipertecnologica della fantascienza mainstream). E, accompagnando lo spettatore in un viaggio vertiginoso tra i meandri dell’inconscio del suo protagonista, ambisce ad offrire al pubblico uno spettacolo sorprendente ed emozionante in un territorio ancora poco esplorato nel panorama del cinema italiano di oggi.

Alberto Mascia