TORINO FILM FESTIVAL 40 - L'irriducibile

Presentato fuori concorso al Torino Film Festival, nella sezione Dei Conflitti e Delle Idee, il documentario “L’irriducibile”, di Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa.

Racconto del periodo molto tormentato definito “strategia della tensione” della storia della Repubblica Italiana, in particolare negli anni settanta del XX secolo, conosciuto anche come anni di piombo e che, mediante un disegno eversivo preciso, tendeva alla destabilizzazione o al disfacimento degli equilibri precostituiti.
Periodo purtroppo ancora oggi con molte ombre e non chiaro in termini di responsabilità.

In questa incursione storica il protagonista è Vincenzo Vinciguerra, terrorista appartenuto ai movimenti extraparlamentari di estrema destra, che è in carcere ormai da 41 anni e che si racconta in primo piano, quasi come in confessionale, senza essere però pentito di quanto fatto.

Reo confesso dell’attentato di Peteano avvenuto nel 1972, che causò la morte di 3 carabinieri e che risulta essere unico evento del periodo stragista italiano con una verità storico-giuridica assodata, si è costituito nel 1979 per “ritrovare la sua libertà”. Ci sottolinea che uscire dalla latitanza è stato l’unico modo per svelare i collegamenti tra neofascismo, massoneria e servizi segreti e smascherare le responsabilità di uno Stato che non mancò di utilizzare il depistaggio pur di non arrestarlo.

Attraverso ricerche, scritti, testimonianze ed un’irrefrenabile attivismo, non del tutto condivisibile e con teorie discutibili, continua a combattere dal carcere una guerra ideologica di “soldato politico”, con l’intento di far emergere quella che lui definisce la verità storica sulla strategia della tensione che ha insanguinato l’Italia e tutta l’Europa nei cosiddetti anni di piombo.

Una guerra personale cominciata dall’infanzia e che avrà termine, come ci ribadisce, solo con la sua morte in carcere, a meno che lo Stato non ammetta i propri errori e il proprio coinvolgimento nella stagione delle stragi.