SOTTODICIOTTO 23 - Il programma di giovedi' 15 dicembre


SOTTODICIOTTO 23 - Il programma di giovedi' 15 dicembre
Il 23° Sottodiciotto Film Festival & Campus, dedicato al tema delle periferie, si inaugura in serata (alle 20.00, al Cinema Massimo 2) con Piano Piano, film che apre anche la sezione competitiva dei lungometraggi internazionali in gara per il nuovo Premio Generazione Futura. Diretto da Nicola Prosatore ― regista di pubblicità e docu-serie, tra cui la recente Wanna di Netflix, al suo esordio nel lungometraggio di fiction ― il film, in ideale sintonia con il tema dell’edizione 2022, è ambientato in un quartiere periferico della Napoli del 1987. Nella stagione della vittoria del primo scudetto, in una città che spera in un riscatto, la protagonista, la tredicenne Anna, cerca il proprio spazio per crescere e diventare grande, tra soverchianti aspettative materne e nuove amicizie destinate a farle vedere la realtà con occhi più adulti. Presentato all’ultimo Festival di Locarno, Piano Piano avrà un’anteprima in sala il 20 dicembre (a Bologna) e sarà distribuito da I Wonder Pictures su tutto il territorio nazionale nel prossimo marzo. Il film, che concorre anche al Premio Gianni Volpi istituito dal Festival per il miglior lungometraggio italiano d’esordio prodotto nell’anno in corso, sarà introdotto dal regista Nicola Prosatore, da Antonia Truppo, attrice e cosceneggiatrice, e dalla giovanissima interprete Dominique Donnarumma.
.
Molti gli eventi della prima giornata. In mattinata prende il via Wikicampus, la serie di incontri pensati per gli studenti universitari, ma aperti a tutto il pubblico, organizzati in collaborazione con il Corso di Laurea in DAMS dell’Università di Torino e con Il Circolo dei lettori. Dedicata interamente ad approfondire il tema del Festival 2022, la sezione si apre con un incontro diretto a esplorare i rapporti tra la periferia e il cinema (ore 9:00, Cinema Greenwich) a cui interverranno i registi Massimiliano De Serio e Davide Ferrario e il codirettore di Sottodiciotto Film Festival & Campus Enrico Verra. Modera Giaime Alonge, docente di Storia del cinema all’Università degli Studi di Torino.

Nel pomeriggio la serie di proiezioni speciali prende il via con Cosa verrà (ore 16:00, Cinema Massimo 3), film-laboratorio diretto da Francesco Crispino. Nato in un territorio del tutto impreparato ad affrontare l’anno più difficile della pandemia e sviluppato, a causa delle restrizioni sanitarie, come un percorso sperimentale costruito in itinere, il lungometraggio affronta il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza attraverso la voce dei suoi giovani protagonisti, Alice e Eric, studenti dell’Istituto “Edmondo de Amicis” di Floridia, paese della provincia di Siracusa. Occasione per docenti ed educatori di interrogarsi sulle aspettative e i cambiamenti che interessano gli studenti e su come si possa accompagnarli in questa fase delicata, la proiezione sarà introdotta dal regista Francesco Crispino e da Barbara Bruschi, docente di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento all’Università degli Studi di Torino.

Nel secondo pomeriggio, la ricchissima sezione di animazione si apre con un appuntamento d’eccezione con Stefano Bessoni (ore 18.00, Cinema Massimo 2), il mago dell’animazione italiana in stop motion, che, in una lezione-spettacolo, organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e la Scuola Holden, svelerà al pubblico i segreti dei suoi meravigliosi mondi in miniatura, soavemente inquietanti.

Ancora nel tardo pomeriggio, viene proposto Settembre (ore 18:00, Cinema Massimo 3), un altro titolo dei cinque selezionati per il Premio “Gianni Volpi” da una triade d’esperti (composta per quest’edizione da Steve Della Casa, direttore artistico del Torino Film Festival, Claudio De Pasqualis, attore e conduttore radiofonico, e Cecilia Valmarana, vicedirettrice di RAI Cultura ed Educational) a cui spetterà anche la scelta del vincitore. Storia di quasi adolescenti che fa da sfondo a un mondo di adulti alle prese con importanti e dolorosi cambiamenti, il film diretto da Giulia Louise Steigerwalt si è fatto apprezzare dai selezionatori per la presenza di “una mano registica sicura e una brillante direzione degli attori per raccontare un fondamentale momento di crescita”.

Sempre nel tardo pomeriggio, un secondo appuntamento di Wikicampus sarà dedicato alla periferia sociale di Pier Vittorio Tondelli (ore 18:00, Circolo dei lettori). Giulio Iacoli, docente di Critica letteraria e letterature comparate all’Università di Parma, e Chiara Tavella, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università degli Studi di Torino, ragioneranno sulla dialettica, centrale nell’opera dell’autore di Altri libertini, tra città/provincia e centro/periferia. Modera Gabriele Rigola, docente di Storia del Cinema all’Università degli Studi di Genova. In serata, il cartellone propone un altro appuntamento di rilievo con l’animazione e con il nuovo film di uno dei suoi grandi maestri, Michel Ocelot. Con Le Pharaon, le Sauvage et la Princesse (ore 20:00, Cinema Massimo 3), il celebre autore di Kirikù e la strega Karabà, Azur e Asmar, Dililì a Parigi torna alla fiaba tradizionale, creando un trittico di storie che fonde passato e presente, periferie e centri in unico mondo fatato e sospeso.

La sezione prosegue poi con That's Animato!, il nuovo concorso internazionale istituito dal Festival per cortometraggi realizzati negli ultimi tre anni dagli studenti delle scuole di animazione come film di diploma. Con ben 1132 iscritti in pochi mesi, provenienti da 86 diversi Paesi, l’ampia partecipazione al bando, andata oltre ogni aspettativa, ha consentito la compilazione di una short list di 44 titoli suddivisi in due categorie competitive, That’s Animato! for Kids, comprendente opere adatte al pubblico dei più piccoli, e That’s Animato! for All, con lavori destinati al pubblico di ogni età, di cui il cartellone presenta in serata (ore 22:00, Cinema Massimo 2) la prima tranche di 15 cortometraggi.

La serata si conclude con la proiezione di La voluntaria (ore 22:15, Cinema Massimo 3), diretto dalla barcellonese Nely Reguera. Ambientato nel microcosmo di una OGN in Grecia, dove Marisa, dottoressa in pensione (interpretata da Carmen Machi, una delle più popolari attrici spagnole, tra le predilette di Almodóvar), si reca come volontaria, il film getta uno sguardo ironico, ma anche tagliente, sulle realtà umanitarie internazionali segnate da rigidi ossequi a regole e protocolli.

Nella giornata prende il via anche la sezione dedicata alla realtà virtuale “Presence. Esperienze immersive” istituita lo scorso anno e intitolata in quest’edizione, in sintonia con il tema del Festival, “Frontiere”. La sezione proporrà fino al 19 dicembre, all'interno delle due chapelle CineVR del Museo Nazionale del Cinema, sei opere – selezionate a tema tra la miglior produzione internazionale, presentate e premiate nei
maggiori festival del mondo – alcune adatte anche a chi si accosta per la prima volta alla realtà virtuale e ai bambini (dagli 8 anni in su), in cui vengono messe in campo tecniche miste di grafica, animazione, gaming e di cinema 360°: The Line (A Linha) di Ricardo Laganaro, Home After War di Gayatri Parameswaran, Dreamin'Zone di Fabienne Giezendanner, Replacements (Penggantian) di Jonathan Hagard, Limbo di Fernando S., Panetta F., Jackson N., Wyse P., Stevenson J., Dunthorne J., ScanLAB Projects, Blind Vaysha di Theodore Ushev.

14/12/2022, 15:51