LE VELE SCARLATTE - Il realismo di un racconto popolare
Al termine della
Grande Guerra, Raphaël, un vecchio soldato francese, torna a casa dove trova sua figlia,
Juliette, una bambina di pochi anni rimasta sola per la misteriosa morte della madre. Juliette vive ora con una donna che le fa da madre e che si offre di ospitare il padre in una parte della grande proprietà. Raphaël è un bravissimo falegname e riesce lentamente a creare un benessere per se e per la figlia.
Il tempo è passato e Juliette diventa un'amante della musica e del canto, sogno e romanticismo prendono possesso della sua vita, fin quando un piccolo aereo atterra non lontano dalla sua fattoria.
Pietro Marcello, si ispira al romanzo
Le Vele Scarlatte di Aleksandr Grin, scrittore russo morto nel 1930, ambientando la storia in quella Francia contadina degli anni 20 e 30, trovando degli interpreti eccezionali per quei ruoli adattati dal romanzo. A partire dal padre,
Raphaël Thiéry, che apre il film con una lunga marcia che lo riporta a casa dal fronte. Un volto e un corpo segnati dal tempo e dalla guerra e uno sguardo che chiede soltanto la possibilità di dimenticare, un attore magnifico che con pochissimo riesce a trasmettere ogni tipo si sensazione e di sentimento. Ma anche la giovane Juliette,
Juliette Jouan, è ideale ragazza che sogna ad occhi aperti ma che riesce a fare della concretezza la sua ragione di vita.
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Le Vele Scarlatte" utilizza la durezza della realtà per diventare un film romantico, dove i rapporti umani e sentimentali sembrano sempre sinceri e mai costruiti per commuovere. Tra questi rapporti, i volti e i panorami della provincia francese, il film di Marcello prende consistenza per colpire lo spettatore senza perdersi mai nello stile, ma concentrandosi consapevolmente nel racconto.
14/01/2023, 11:52
Stefano Amadio